Cinque milioni per Palazzo della Rovere (4 milioni 970mila euro per la
precisione) in arrivo dal Ministero della Cultura. Dopo le interlocuzioni di questi mesi tra
amministrazione e Soprintendenza, il Ministero, tramite il proprio Segretariato Regionale della
Liguria, ha deciso di scommettere sul futuro polo culturale della città inserendolo del Piano 2023
“Grandi Progetti Beni Culturali”.
“Siamo molto soddisfatti – dice il sindaco Marco Russo – perché è il segno dell’importanza del
progetto culturale che si sta portando avanti, anche attraverso il percorso partecipativo, un
percorso che dovrà fare di Palazzo della Rovere uno dei motori della cultura savonese e non solo.
Siamo molto soddisfatti, inoltre, perché viene inserito tra i grandi progetti del nostro Paese”.
Rientrano, infatti, nell’elenco del Piano interventi; la digitalizzazioni delle teche Rai di Torino,
Roma e Napoli, il restauro della Palazzina di Caccia del Castello di Stupinigi oppure quello del
Teatro di Dioscuri del Palazzo del Quirinale.
Come ricorda Manuela Salvitti, Segretario Regionale del MiC, “questo finanziamento è un
ulteriore tassello del lavoro che stiamo portando avanti da molti anni sul palazzo, con i restauri e
con il piano di valorizzazione con cui è stato trasferito dal Demanio al Comune. Abbiamo con
convinzione sostenuto presso il Segretariato Generale l’inserimento di questo intervento nel Piano
Strategico Grandi Progetti Beni Culturali che permetterà, insieme agli altri finanziamenti di cui
dispone il Comune, la creazione di un polo culturale strategico per la città e il complessivo restauro
e recupero funzionale di uno dei più importanti esempi del rinascimento in Liguria”.
Al territorio ligure vanno complessivamente 7,5 milioni, 5 dei quali sono destinati, appunto, a
Palazzo della Rovere.
Con queste risorse aggiuntive, Palazzo della Rovere godrà di tre linee di finanziamento: 13,6
milioni dal PNRR, 2 milioni 360mila dal Fondo Strategico della Regione e ora 5 milioni dal
Ministero della Cultura.
“Questo è un impegno per un grande restauro e per la creazione di un grande polo culturale per la
città. Siamo stati da subito parte attiva per ottenere i finanziamenti necessari, lo saremo anche
nelle fasi successive – dice il soprintendente Roberto Leone – e c’è la soddisfazione di lavorare con
un’amministrazione attenta ai beni culturali del patrimonio cittadino”.
“Il finanziamento del ministero – spiega l’assessore Ilaria Becco – ci consentirà di spostare i 3
milioni previsti come co-finanziamento del Comune su altri interventi su immobili vincolati o
progetti di rigenerazione urbana che andranno concordati con la Soprintendenza attraverso un
protocollo dedicato”.
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