Si è volto martedì il convegno “Kimberley Process: l’etica della certificazione ed il distretto orafo di Valenza”.
L’evento è stato organizzato da ADM – Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, in collaborazione con Confindustria Alessandria e Federorafi e si è tenuto a Valenza, nella sala Consiliare del Comune, nella culla dell’oro e dell’eccellenza artigiana nella lavorazione orafa dove si sono dati appuntamento imprenditori del settore convinti che la “certificazione di fede pubblica” rilasciata dal Laboratorio Chimico di Torino attesti un valore aggiunto ai loro preziosi.
Nell’aprire l’incontro il sindaco di Valenza, Maurizio Oddone ha evidenziato che “L’aver voluto organizzare qui questo incontro, incentrato su un argomento tanto attuale quanto sentito significa voler riconoscere una volta di più il ruolo che la Valenza ed il suo distretto hanno nell’economia non soltanto provinciale ma dell’intero sistema Piemonte”
Il Kimberley Process Certification ha come intento quello di eliminare la presenza di “diamanti di conflitto” (c.d. blood diamond) nella catena di produzione, esportazione e importazione nei Paesi che vi hanno aderito.
Il termine ‘diamanti di conflitto’ è definito dalle Nazioni Unite come
‘diamanti grezzi usati dai movimenti ribelli per finanziare le loro attività militari, compresi i tentativi di minare o rovesciare governi legittimi’
Il ‘Kimberley Process’ rappresenta un fondamentale strumento per riequilibrare e rendere trasparente il mercato globale di pietre preziose. Un settore particolarmente importante per una Regione, come il Piemonte, nella quale il settore orafo riveste un ruolo rilevante ed economicamente trainante.
Il processo per il rilascio della certificazione è veloce, economico, trasparente e di qualità.
Tutte le operazioni vengono eseguite in giornata e alla presenza dell’importatore/esportatore, il quale partecipa a tutte le fasi dei controlli.
L’Agenzia non mira a realizzare utili sull’attività di certificazione, il suo ruolo istituzionale èpuramente etico. Il costo per una certificazione Kimberley in importazione è di 15 euro, perquella in esportazione di 25 euro.
Le procedure di controllo gemmologico si basano sulle quattro C: Carat, Clarity, Cut e Colour.
I carati, la purezza, il taglio e il colore sono verificati da due gemmologi formati sull’analisi dei diamanti grezzi dall’ IGI Milano (Istituto Gemmologico Italiano).
Le testimonianze di Andrea Raselli AD della Raselli Franco Spa e di Anselmo Novarese AD della Difi Gioielli confermano quanto la certificazione Kimberley contribuisca ad accrescere il valore delle gemme concedendo alle stesse un certificato di eticità.