La Giunta Comunale di Tortona, nella seduta di martedì 8 novembre, ha approvato il
progetto definitivo di “rigenerazione urbana dell’area scolastica dismessa di viale Kennedy
per la realizzazione del nuovo fabbricato scolastico”.
Si tratta del progetto per riportare la scuola primaria “Salvo d’Acquisto” nel quartiere San
Bernardino, per cui l’Amministrazione comunale è riuscita ad ottenere un finanziamento di
5 milioni di euro dal bando per la rigenerazione urbana indetto dal Ministero dell’Interno
nell’ambito del PNRR, a cui si aggiungono 1 milione 750 mila euro di contributo da parte di
GSE (società Gestore dei Servizi Energetici) per la realizzazione di un edificio che avrà un
basso consumo energetico, mentre 1 milione 750 mila euro deriverà da apposito mutuo: in
totale il costo previsto è di 8,5 milioni di euro.
La progettazione della nuova scuola, realizzata in sostituzione dell’edificio dismesso, è
volta prioritariamente al miglioramento della qualità del decoro urbano del quartiere “San
Bernardino”, con una edificazione innovativa dal punto di vista didattico e progettuale,
sicura dal punto di vista sismico, con prestazioni altamente performanti sotto l’aspetto
energetico ed ecosostenibile, classificato NZEB (“Nearly Zero Energy Building” cioè a
consumo energetico “quasi zero”).
Il nuovo edificio avrà pianta rettangolare con 66 metri di lunghezza e 22 di larghezza per
una superficie coperta di circa 1.435 mq. e una superficie lorda complessiva di 3.476 mq;
in altezza si svilupperà su tre piani per un totale di circa 15 metri.
All’interno dell’edificio sono previste 18 aule, 8 al piano primo e 10 al piano secondo, 6
laboratori di cui 2 al piano terra, 3 al piano primo e 1 al piano secondo. La flessibilità degli
spazi di laboratori permette di avere 4 cicli (sezioni) completi di scuola primaria. Gli spazi
sono stati progettati seguendo le “Norme per l’edilizia scolastica”.
La scelta della colorazione della facciata della nuova scuola, in tonalità del rosso mattone,
vuole caratterizzarla e renderla riconoscibile come edificio istituzionale di rilevante
importanza e come elemento di riferimento all’interno del quartiere; allo stesso tempo, si
lega cromaticamente a quelli che sono gli edifici scolastici storici della città, come quello in
via Bidone e lo “Scolastico” in corso Romita.
All’interno dell’edificio è previsto l’utilizzo di materiali naturali ed eco-compatibili.
L’impianto d’illuminazione sarà di tipo a led ed in particolare i locali aule e laboratori
saranno dotati di un sistema di autoregolazione dell’intensità luminosa artificiale in base al
livello di apporto di luce naturale proveniente dall’esterno. Sulla copertura della struttura
sarà installato un impianto fotovoltaico che consentirà di abbattere i consumi di energia
elettrica.
Fra le altre innovazioni in ambito di consumi va sottolineato che tutti gli ambienti interni
saranno riscaldati per mezzo di sistema a bassa temperatura costituito da pannelli radianti
a pavimento con possibilità di regolazione climatica individuale, mentre saranno installati
due refrigeratori a pompa di calore reversibili da esterno per la produzione di acqua
refrigerata e calda.
E’ previsto un impianto di recupero delle acque meteoriche provenienti dalla copertura del
fabbricato per mezzo di una cisterna interrata da 15.000 litri con apposito sistema di
filtraggio: l’acqua recuperata verrà utilizzata per l’irrigazione esterna e per le cassette di
risciacquo dei wc all’interno della scuola.
Il crono-programma dell’intervento prevede a gennaio l’inizio delle opere propedeutiche
all’abbattimento dell’edificio che dovrebbe essere completato entro la prossima primavera
e, a seguire, l’avvio della costruzione del nuovo edificio.