Il Teatro di Valmacca ha ospitato nel tardo pomeriggio di venerdì il secondo evento del Festival Letterario Salvator Gotta per celebrare i 135 anni della nascita dello scrittore piemontese.
L’anteprima era stata nella mattinata all’Istituto Calamandrei di Crescentino con un dialogo tra Ilaria Rey, docente di lettere, e Luciana Banchelli, scrittrire e profonda conoscitrice dell’autore, cui ha dedicato un appassionata Antologia e il volume ‘I Profumi del tempo’ nel quale immagina alcuni itinerari sui luoghi gottiani, effettuata in compagnia dello stesso scrittore.
L’incontro di Valmacca era dovuto al fatto che il nonno materno del Gotta era il medico condotto del paese e che qui passava le estati.
Oltre tutto il consiglio comunale gli conferì, ormai passati gli ottant’anni di età, la cittadinanza onoraria con una delibera del 18 agosto 1971.
Nel Teatro Comunale i lavori sono stati aperti dal sindaco Piero Bovio che ha ringraziato gli organizzatori dell’evento che ha consentito di recuperare materiale fotografico della giornata in cui venne conferita la cittadinanza onoraria allo scrittore.
Ennio Pedrini, presidente dell’Associazione Luci di Ivrea, che è il ‘motore’ della manifestazione ha ricordato il ruolo di Gotta nella letteratura piemontese, poi Ettore Broveglio, all’epoca giovane consigliere comunale di Valmacca ha riportato con le sue parole la giornata in cui venne conferita la cittadinanza onoraria allo scrittore: “Era una persona affabile, un nonno, ma che ti parlava da pari a pari. E’stata una giornata indelebile nella memoria di tutti noi”.
Massimo Iaretti, di Giornalelimonte.it e consigliere delegato alla Cultura dell’Unione Valcerrina che promuove la rassegna letteraria itinerante ‘LibrInValle’ ha sottolineato l’importanza del recupero della memoria di un autore che ha avuto un grande successo in passato come Salvator Gotta e che oggi pare caduto nel dimenticatoio.
Successivamente Luciana Banchelli si è soffermata sulla figura di Gotta, leggendo alcuni pezzi di ‘Addio vecchio Piemonte’ storia incentrata ai tempi della seconda guerra di indipendenza e localizzato in particolare tra Casale e Valenza, con una focalizzazione tra Pomaro e Valmacca.
All’incontro era presente il sindaco di Pomaro Monferrato, Fausto Capra.
I successivi eventi, sino al 20 novembre, proseguiranno sino al 20 novembre.