Pallavolo B maschile, NPSG La Spezia vince al tie break a Santo Stefano Magra e si aggiudica il derby

ZEPHYR MULATTIERI – NPSG TRADING LOGISTIC SP: 2 – 3

ZEPHYR MULATTIERI S.STEFANO MAGRA
De Matteis 3, Salsi 6, Ruggeri (L) (Ric. 62%}, Vignali, Sisti , Grassi 2,Bottaini F. ne, Vescovi 3, Magnani 22,
Conti 2, Nannini 10, Facchini 9.
All. Marselli A. Vice All. ======
Ric. 38% Attacco 39% Servizio E/A 9/3 Muri 9

NPSG TRADING LOGISTIC SP
Figini ne, Mandoloni 5, Vaquer 8, Bonati 2, Pierro ne, Moretti 6, Anghinetti ne, Cormio 13, Lanzoni 27,
Marini 10, De Muro (L) , Borrello, Briata (L) (Ric. 42%).
All.. Parisi L. Vice All.. Pala E.
Ric. 42% Attacco 40% Servizio E/A 21/9 Muri 10

[ 25/17 – 19/25  – 20/25  – 25/17 – 15/12 ]

ARBITRI
1° Arbitro PANAIIA FEDERICO
2° Arbitro ARMELANI YURI

Battaglia doveva essere e battaglia (sportiva) è stata per il divertimento del pubblico che numeroso, ha
affollato le tribune del PalaConti sostenendo alla voce, ognuno secondo le proprie simpatie, le due squadre
che a loro volta hanno lasciato tutto sul campo affrontandosi senza esclusione di colpi per ben due ore.
Solitamente nei derby emergono tutti quegli elementi, quelle emozioni, quel pathos che caratterizzano un
evento che emotivamente non sarà mai una partita qualunque; ed anche questo non ha fatto eccezione.
Adrenalina, cattiveria agonistica, provocazioni (sportive si intende), cartellini, altalena continua di
punteggio, tifo assordante e continuo che hanno fatto di questa gara uno spettacolo che da tempo non si
vedeva tra due squadre spezzine, forse tecnicamente non bellissimo ma agonisticamente molto
importante. Alla fine il risultato ha premiato noi come all’andata ma poteva essere esattamente il contrario
senza che nessuno potesse gridare allo scandalo. Onore quindi ai ragazzi del G.M. Giuliano Botti che,
giocando sempre così, non avranno nessun problema a salvarsi visto il loro valore come ampiamente detto
in fase di presentazione.
Coach Parisi parte con la solita formazione anche se con alcuni elementi non al meglio e che in settimana
nulla o poco si sono potuti allenare: Lanzoni fermo per una infiammazione al polpaccio, Marini dolorante
per i postumi di un incidente d’auto dove fortunatamente solo il mezzo ha subito conseguenze gravi, Briata

per un ginocchio che da giorni lo tormenta e Mandoloni in trasferta a Cesena da mercoledì per discutere la
tesi di laurea magistrale in Ingegneria Informatica brillantemente conseguita.
Partiamo quindi con Mandoloni/Lanzoni (proclamato alla fine MVP del match come già avvenuto a S.Mauro
Tor…se), Marini e Cormio schiacciatori, Vaquer e Moretti al centro, De Muro e Briata come liberi con Bonati
e Borello utilizzati durante ‘incontro e che hanno dato appieno il loro contributo. Per i valligiani Marselli
risponde con Grassi/Magnani, Conti e Nannini al centro, Facchini e Vescovi in posto 4 e Ruggeri libero. De
Matteis, Salsi e Vignali sono ripetutamente entrati fornendo anche loro un'ottima prestazione. La cronaca
narrata pedissequamente non renderebbe nulla del clima e delle sensazioni che squadre, pubblico e,
crediamo anche arbitri (bravi a tenere in pugno una gara difficile pur commettendo anche loro qualche
errore che comunque nulla ha inciso sul risultato finale) hanno vissuto per cui ci limitiamo ad alcune
considerazioni soprattutto su di noi lasciando a chi di competenza e dovere valutazioni sulla squadra
avversaria. Abbiamo alternato in ogni set errori e prodezze, con una alternanza di umori, concentrazione e
gesti tecnici senza mai trovare una continuità di rendimento come invece altre volte abbiamo fatto. La
frenesia che ci ha colpito in alcuni frangenti ci ha portato spesso a perdere pazienza, lucidità e disposizioni
tecnico/tattiche cercando di risolvere situazioni di difficoltà con colpi individuali (con possibilità di riuscita
quasi nulle) che finivano.per creare più danno che beneficio alla squadra in quanto tale. I due set persi,
oltre che alla bravura degli avversari (da non dimenticare mai se si vuol fare una analisi corretta) sono
dovuti proprio a questo: approccio timido, concentrazione che poi non arriva perché non prepa4, in
precedenza, lucidità che si perde, frenesia e perdita di identità di squadra. Sembra la cronaca di una disfatta
ed invece è banalmente lo sbolgersi di un derby, duro, a volte cattivo, agonisticamente tirato ma sentito e
voluto e per questo alla fine ‘urlo liberatorio è esploso giustamente sul pallonetto beffardo di capitan
Lanzoni decretando come nel tennis… gioco, partita ed incontro. Dobbiamo ancora compiere questo
piccolo step e poi ci divertiremo sicuramente di più e le coronarie di qualcuno soffriranno sicuramente
meno.

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