Sono stati resi noti i principali dati relativi all’attività svolta nell’anno 2022 dai Carabinieri
Forestali, attivi in provincia di Cuneo con 1 Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, 14
Stazioni sul territorio ed un Centro Settore Meteomont, coordinati e diretti da un
Comando di Gruppo con sede presso il capoluogo.
Con la mission di tutela dell’ambiente il comparto speciale dell’Arma ha effettuato lo
scorso anno 11.930 servizi complessivi di pattugliamento del territorio, per lo più
rurale, con compiti di polizia giudiziaria ed amministrativa, nonché di monitoraggio
tecnico-specialistico del patrimonio naturalistico provinciale. Il trend dei controlli
nell’ultimo quinquennio è in costante aumento (come da grafico), complice
l’implementazione dei reparti con nuove immissioni di personale e l’efficientamento
organizzativo in atto.
Complessivamente sono stati elevati 692 illeciti amministrativi (-16% rispetto al
2021), per un importo sanzionatorio complessivo di € 826.000 e trasmesse 261
informative di reato all’Autorità Giudiziaria (-11% rispetto al 2021) a carico di 201
persone fisiche.
Tra gli ambiti operativi si evidenziano i controlli a tutela del paesaggio, dei corsi
d’acqua, del benessere animale, della flora protetta e delle utilizzazioni forestali,
nonché la lotta agli incendi boschivi, al bracconaggio ed alle pratiche illecite in danno
alla flora protetta, agli animali da reddito e da compagnia, anche di provenienza
estera, e ancora i servizi di repressione delle frodi agroalimentari e della mala
gestione dei rifiuti.
Tra le novità dello scorso anno, in considerazione della diffusa siccità che l’ha
caratterizzato, sono stati implementati i controlli sulle captazioni d’acqua e sulle
derivazioni irrigue con la campagna primaverile “Fiume sicuro” e con i successivi
controlli congiunti con Arpa sulle più significative concessioni di prelievo idrico.
Ancora, con riferimento al contrasto alle condotte clima-alteranti, per la prima volta
sono stati effettuati controlli sulla corretta gestione dei gas fluorurati, potenti gas
serra con un effetto di riscaldamento globale fino a 23.000 volte maggiore
dell’anidride carbonica e contenuti nelle apparecchiature di refrigerazione, nei
condizionatori, nelle pompe di calore, ecc. (su 9 controlli elevate e 2 sanzioni
amministrative elevate per un importo complessivo stabilito dall’Autorità
amministrativa, compreso tra 9.650€ e 96.000€)
Passando a trattare le competenze più squisitamente tecniche dei Carabinieri
Forestali si evidenzia l’attività del Centro Settore Meteomont di Cuneo che coordina
per tutta la regione il monitoraggio del manto nevoso effettuato da forestali
specializzati. In provincia sono stati eseguiti 367 rilievi presso 4 campi di rilevamento
fissi e 78 rilievi, a maggior complessità, lungo percorsi scialpinistici a quote e su pendii
differenti per una migliore valutazione della stabilità della neve. Il Centro ha altresì
curato nei mesi invernali e primaverili la redazione di 140 bollettini regionali
giornalieri al fine di accrescere la consapevolezza sul pericolo valanghe dei fruitori
della montagna innevata, consultabili sul sito www.meteomont.gov.it o tramite app
“Meteomont Carabinieri”.
I Carabinieri Forestali hanno altresì contribuito con 75 servizi mirati al monitoraggio
del lupo aderendo al progetto comunitario “Life wolfalps EU”, insieme ad altri enti
pubblici del territorio, per verificare stato e consistenza del predatore, in forte
espansione.
Tra le iniziative di sensibilizzazione ambientale, che hanno coinvolto complessivamente
1.200 ragazzi delle scuole, si annoverano le piantumazioni di piante forestali operate in
occasione della festa dell’albero. Molte le collaborazioni inoltre con le associazioni di
categoria con contributi formativi (ad esempio Confartigianato Cuneo) e con quelle
ambientaliste.
Chiude la sintetica esposizione delle attività il lavoro effettuato dall’unità cinofila
antiveleno che ha effettuato 76 ispezioni di cui 7 positive (rinvenimento di esche e
bocconi avvelenati). L’odiosa pratica resta viva purtroppo e cagiona gravi sofferenze e
talora la morte non solo dei selvatici (lupi e volpi in primis) ma anche di molti cani, da
compagnia, da caccia o da tartufi, attirati anch’essi dai bocconi dolosamente rilasciati.
Allo scopo nell’autunno è stata effettuata l’Operazione “Sabaudus” in valle Stura e
Tanaro con l’intervento preventivo di 12 unità cinofile Carabinieri provenienti da tutta
Italia.
Parte dell’attività è stata compiuta in sinergia con la linea territoriale dell’Arma, per
fornire il contributo specialistico nei servizi di prevenzione a tutela della legalità.
I Carabinieri Forestali sono disponibili a recepire le segnalazioni dei cittadini
attraverso il numero unico di emergenza 112.