Una penna per ricordare la Divisione “Acqui”

A settembre di quest’anno ricorrerà l’80° anniversario dell’eccidio dei svoltasi della Divisione “Acqui” di stanza a Cefalonia, Corfù e Santa Maura.

E’ una data molto significativa, perché se da un lato segna la resistenza che i militari della Divisione “Acqui” e di altri reparti e corpi (nelle isole dell’Egeo, inquadrati nella Divisione “Acqui” vi erano militari dei Carabinieri, della Marina e della Guardia di Finanza) opposero all’esercito tedesco, non a torto considerata oggi “il primo atto della Resistenza compiuto da italiani con le stellette, al di fuori dei confini nazionali”, dall’altro evidenzia l’altissimo “senso del dovere”che animò i militari della Acqui che si comportarono valorosamente “da soldati” obbedendo agli ordini ricevuti scaturenti dal “Comunicato di Badoglio” dopo la firma dell’Armistizio 8 settembre 1943, mantenendo, in sostanza fede, al giuramento di fedeltà prestato alla Patria lontana. I militari, in stragrande maggioranza della Divisione “Acqui”, si opposero all’ordine tedesco di consegnare le armi. Dopo aver resistito a lungo, si arresero il 22 settembre 1943.

La rappresaglia iniziò immediatamente e fu spietata. L’eccidio costò la vita a migliaia di militari italiani che furono trucidati o deportati nei Lager. In occasione di tale ricorrenza ed al fine di mantenere vivo e “a futura memoria” il sacrificio di quella che venne definita “la Divisione martire”, la ditta Renato Cortese ha realizzato questo unico e raro “strumento di scrittura” che in esso racchiude “i simboli” che hanno segnato, negli oltre 200 anni dalla fondazione dell’allora Brigata “Acqui” avvenuta nel lontano 1821, le salienti vicende storiche che hanno caratterizzato questa illustre Grande Unità dell’Esercito italiano.

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