Si possono avere delle indennità e anche una pensione anche se, nonostante le difficoltà, non viene riconosciuta la Legge 104: tutto quello che si può ottenere e i vari casi.
Lavorare con patologie, deficit di vario tipo e disabilità non è per nulla facile ed è per questo che, per compensare l’effettivo disagio che hanno questi lavoratori, lo stato interviene offrendo loro degli aiuti; avendo riconosciuta l’effettiva invalidità e tutti i diritti della Legge 104, si ha accesso ad una serie di agevolazioni, oltre che a contributi economici di diverso tipo.

Non in tutti i casi, però, avere una difficoltà permette di ottenere la Legge 104: ci sono anche dei casi in cui, pur avendo delle particolari patologie o difficoltà, queste non vengono riconosciute così gravi da dare l’accesso ai benefici della Legge 104.
In questi casi, c’è l’opportunità di avere comunque qualche aiuto, oppure ci si deve mettere l’anima in pace? Tra pensione e indennità, si può fare affidamento su diverse agevolazioni: ecco quali sono e chi le può ottenere.
Pensioni e indennità, quando non serve la legge 104: ecco i casi
Come ricorda il sito pensioniefisco.it, non è sempre necessario essere in possesso della Legge 104 per avere delle agevolazioni; ci sono diversi bonus e agevolazioni che possono essere sfruttati se, effettivamente, i lavoratori in questione sono affetti da patologie invalidanti.

Queste prestazioni specifiche, erogate dall’INPS, prescindono dal riconoscimento dei benefici della Legge 104; ad esempio, se ad un contribuente viene riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa tra il 74% ed il 99% (disabilità media), può prendere l’assegno mensile di assistenza dall’INPS. Per il 2025, questa sorta di pensione (è un assegno che viene corrisposto tutti i mesi) ammonta a circa 340, aumentato di circa 7 euro dopo la rivalutazione al tasso di inflazione.
Possono ricevere l’assegno mensile di assistenza tutti quei soggetti che, dopo controllo medico, si sono visti riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa, compresa fra il 74% ed il 99%, purché vengano soddisfatti anche dei requisiti di reddito. Per questo 2025, il richiedente deve avere un reddito inferiore a 5.771,35 euro.
Al contrario, le soglie di reddito aumentano se il richiedente è affetto da una riduzione permanente della capacità, con una invalidità civile del 100%; in questo caso l’assegno di inabilità civile ha lo stesso valore economico dell’assegno di assistenza, ma il reddito non deve essere superiore a 19.772,50 euro.