Serravalle Scrivia, Giovanni Alpa ha presentato ‘Il fantasma dell’operaio senza croce’ all’associazione Uniduevalli

Un racconto ambientato al giorno d’oggi ma con uno sguardo ad un aspetto della storia italiana di fine dell’Ottocento  poco studiati a scuola e finiti per lo più del dimenticatoio, la repressione dei moti operai del 1898 ad opera del generale Bava Beccaris, è il filo conduttore del libro di Giovanni Alpa ‘Il fantasma dell’operaio senza croce’ edito per i tipi di Edizioni Tigulliana.

Il testo è stato è presentato giovedì nel tardo pomeriggio a Serravalle Scrivia nella sede dell’associazione Uniduevalli, con l’intervento dell’autore e di Patrizia Ferrando che ha arricchito il testo con un saggio critico.

Nella pubblicazione, che soltanto apparentemente tratta di fantasmi ed anime in pena, Alpa e Ferrando propongono, in realtà, di considerare quei fantasmi viventi quali sono stati gli esclusi a cui, nell’opera ‘Il Quarto Stato’ di Pellizza da Volpedo è stato dato un volto. Molto di quei morti trovarono sepoltura clandestina, di notte, affinché i loro familiari non fossero schedati come ‘socialisti pericolosi’ dalla Questura, nel cuore di un’Italia che ‘liberale’ lo era solo per pochi.

Il libro è arricchito da una serie di fotografia che rimandano a quell’epoca e, come detto, dal saggio di Patrizia Ferrando ‘ I volti del vero’ che fa particolare cenno, appunto a Pellizza da Volpedo ed alla sua opera.

All’incontro, cui ha fatto seguito un breve è partecipato dibattito dal quale è emerso che oggi sono molti gli aspetti di quella che viene definita ‘microstoria che si tende a dimenticare anche da parte dei programmi scolastici, hanno preso parte anche alcuni esponenti del partito Risorgimento Socialista (cui Alpa appartiene) provenienti dalla Lombardia.

 

 

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