Amici del Monte di Portofino sul piede di guerra dopo il via libera per il Parco Nazionale ‘mignon’

Non è passato inosservato il via libera del ministero dell’ambiente alla realizzazione del Parco Nazionale  agli Amici del Monte di Portofino che hanno redatto un comunicato piuttosto battagliero che riceviamo e pubblichiamo:

Il “via libera” del ministero al Parco Nazionale di Portofino ridotto ai minimi termini (ovvero al
“parchetto” dei confini originari di Portofino, Santa Margherita, Camogli e dell’area marina protetta),
con l’accoglimento della proposta avanzata da Regione Liguria, è il contrario di quanto lo stesso
ministro Gilberto Pichetto Fratin aveva indicato non solo nel corso di un cordiale colloquio con i
rappresentanti dell’Associazione Internazionale “Amici del Monte di Portofino”, ma anche di ciò che
dichiarò non più di due mesi fa in risposta ad una interrogazione di un senatore della Lega.
Il ministro Pichetto Fratin, infatti, ha preferito adottare una “scelta politica” che smentisce sé stesso e i
suoi “desiderata” e non tiene in alcuna considerazioni le motivazioni tecniche dell’Ispra (quindi del suo
stesso Ministero), quelle avanzate dalle varie associazioni e le istanze di entrare nel “parco nazionale”
avanzate da 4/5 Comuni (Rapallo, Coreglia Ligure, Zoagli, Chiavari e Leivi).
Se infatti appare legittimo tenere in considerazione i pareri contrari di quattro Comuni (tra gli undici)
individuati da Ispra, diventa inspiegabile lo “schiaffo morale” che, con la scelta indicata, sono costretti
a subire gli altri Comuni che avevano chiesto di entrare nel Parco.
In pratica, la Regione ha deciso “d’imperio” che è legittima la posizione (gradita) dei Comuni contrari,
mentre non lo è quella (sgradita) dei Comuni favorevoli all’entrata nel Parco.
Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha quindi preferito inchinarsi di fronte all’imposizione della
Regione Liguria rinnegando quanto ebbe a dichiarare agli “Amici del Monte di Portofino” e quanto poi
ribadì pubblicamente in Senato (nel corso di un “question time” trasmesso sulla Rai): “Auspico la
creazione di un parco nazionale condiviso tra le Istituzioni e le associazioni che possa portare alla
cessazione di ogni contenzioso, soprattutto di carattere giuridico”.
Di fronte a questa assenza di democrazia e di “partecipazione”, l’Associazione Internazionale “Amici
del Monte di Portofino” denuncia questi comportamenti e annuncia che impugnerà il decreto
ministeriale nelle sedi opportune, vanificando quei “desiderata” espressi dal ministro e poi
clamorosamente smentiti dai fatti.

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