Garlenda, Arianne Ghersi e Roberto Milani hanno analizzato il jihad

È stato un pubblico numeroso e attento quello che è intervenuto ieri sera nella rassegna storico-culturale de “Giovedì d’Autore” al Golf Club di Garlenda (SV) per la presentazione del libro “Analisi del jihad: dalla tradizione orale al cyberwarfare” scritto dell’analista geopolitica Arianne Ghersi e dall’esperto in cyber security Roberto Milani.
“La situazione nel Medio Oriente si fa sempre più tesa e drammatica: anche il presidente degli USA Joe Biden avverte il premier israeliano Benjamin Netanyahu che in caso di un conflitto su vasta scala si ritroverebbe senza sostegno da parte loro” – afferma Fabrizio Marabello, ideatore e organizzatore della rassegna -.
“Dunque persino gli Usa, storici alleati di Tel Aviv, si rendono conto che bisogna fermare l’escalation, inviando più volte il segretario di Stato Antony Blinken per cercare di bloccare il massacro.
Ma l’Unione Europea e l’Italia cosa fanno? Stanno a guardare limitandosi a generici appelli alla pace e dichiarazioni di sostegno a Israele mentre la Germania vende jet Eurofighter all’Arabia Saudita.
Ma è proprio l’Europa, è ancor più l’Italia, a pagare nel modo più diretto le conseguenze di questo massacro, già inaccettabile sul piano umanitario.
I popoli europei – conclude Marabello- devono pretendere dai loro governanti un’assunzione di responsabilità per fermare i bombardamenti del Governo israeliano e per aprire subito una conferenza internazionale di pace, per liberare gli ostaggi, sconfiggere il terrorismo e fermare subito i massacri”.

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