Genova, 2000 studenti al Carlo Felice per l’incontro con le Agende Rosse

 “Gli oltre duemila studenti genovesi che oggi hanno partecipato all’incontro al Teatro Carlo Felice hanno avuto la fortuna di assistere ad una lezione di impegno civico e di storia dal vivo sulla criminalità organizzata, ascoltando chi ha dedicato la vita alla lotta alla mafia, come Salvatore Borsellino dopo la morte del fratello Paolo, e il pm Antonino Di Matteo”.
Così il presidente della Commissione Regionale Antimafia della Liguria Roberto Centi, tra i relatori oggi dell’incontro organizzato dal gruppo genovese “Falcone e Borsellino” del Movimento delle Agende Rosse.
“I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato all’evento hanno vissuto un grande giorno di scuola – spiega Roberto Centi -. Ascoltare le testimonianze di Salvatore Borsellino e di Antonino Di Matteo, così come l’impegno del giornalista Aaron Pettinari e del cofondatore del Movimento delle Agende Rosse, Angelo Garavaglia Fragetta, porta gli studenti ad un livello di conoscenza e consapevolezza della storia che uno smartphone o un libro non potranno mai raggiungere. Per questo mi sento in dovere di ringraziare il presidente del Movimento delle Agende Rosse Liguria Giuseppe Carbone, che ogni anno porta a questo evento genovese le più importanti personalità nazionali della lotta alla mafia”.
Roberto Centi nel suo intervento ha ricordato il lavoro svolto dalla Commissione Regionale Antimafia che presiede, focalizzandosi sull’impegno messo in campo per i beni confiscati. “Potrei andare in giro a raccontare di un’attività di indagine e di investigazione che, però, non corrisponderebbe al vero visto il perimetro di azione che ha la Commissione che presiedo – specifica Centi -. La Magistratura e le Forze dell’ordine sono in prima linea nella lotta alle mafie, mentre il nostro ruolo è quello di diffondere la cultura dell’antimafia, soprattutto nelle scuole, in modo da far generare gli anticorpi ai giovani per riconoscere da subito un fenomeno di tipo mafioso. Abbiamo poi il compito di audire tutti i soggetti e le associazioni coinvolte nella lotta alla criminalità organizzata e di fornire strumenti istituzionali per dar gambe ad azioni importanti nella lotta alla mafia, come la riconversione dei beni confiscati”. “Proprio in quest’ottica – aggiunge Centi – mi piace evidenziare come tra pochi giorni arriveremo ad approvare un testo di legge unificato per supportare, con fondi e corsi di formazione, tutti i Comuni della Liguria interessati a restituire alla comunità dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Contando che nella nostra regione abbiamo più di 480 beni confiscati, si può capire la portata di questa legge per i Comuni liguri, soprattutto quelli più piccoli che fino ad oggi non avrebbero avuto strumenti, risorse e personale per affrontare il problema”.
Come ha avuto modo di ricordare Roberto Centi nel corso dell’evento odierno, quella del Movimento delle Agende Rosse è una vera e propria missione, per permettere a studentesse, studenti, docenti e dirigenti scolastici di ascoltare dal vivo le testimonianze di personalità di richiamo nazionale come Salvatore Borsellino, Antonino Di Matteo, Giuseppe Antoci, Angelo Corbo, Luciano Traina e Antonio Vullo.
“La nostra missione è quella di andare nelle scuole e trasmettere il messaggio dei servitori dello Stato come i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone – sottolinea Giuseppe Carbone, presidente del Movimento Agende Rosse della Liguria, gruppo ‘Falcone e Borsellino’ di Campomorone, Genova -. Attraverso giornate come questa, tentiamo di sollecitare lo spirito critico dei giovani, affinché il senso di verità e giustizia sia loro comunicato con le testimonianze di chi sta dedicando la propria vita a questi valori, siano essi Magistrati, Forze dell’Ordine, sopravvissuti, parenti delle vittime cadute nelle terribili stragi o semplici cittadini. A loro, la nostra vicinanza, solidarietà e ringraziamento”.

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