di Massimo Iaretti
Lavorare come giornalista ti insegna una cosa: le sorprese sono sempre dietro l’angolo. A volte fai degli incontri o scopri cose che non ti aspetti. Quella di Marina Peroni del suo libro ‘Senora Mia’ è stata, gradevolissima, una di queste, avvenuta in conseguenza dell’incontro – intervista con Sandro Giacobbe a Chiavari ai primi ai maggio. In quell’occasione Sandro mi diede anche un libro della moglie Marina con un titolo spagnolo che ricordava il suo primo grande successo ‘Signora Mia’. Nel corso del pomeriggio arrivò anche la consorte che mi invitò prima a leggerlo e poi, eventualmente, di farmi sentire se lo ritenevo. Cosa che ho fatto appena letto tutto di un fiato perché ‘Senora Mia – Come in amore, così in tango’ edito per i tipi di Erga Edizioni è un libro agile, ben scritto, che si legge velocemente, che ha sullo sfondo una storia d’amore dei nostri giorni, con una introduzione che spiega quali sono le motivazioni che hanno portato l’autrice a scriverlo. Con lei c’è stata una simpatica intervista, ma sarebbe meglio definirlo un colloquio molto amichevole, telefonica. Prima però di entrare nel vivo alcune note sull’artista: nata a Genova, laureata in discipline psicosociali e specializzata in psicobiologia e scienze cognitive. Da sempre ha passione per l’arte dello spettacolo. Ama scrivere i versi delle sue canzoni, nel suo primo Lp alcuni brani inediti sono stati musicati da Sandro Giacobbe con il quale è nata una bella storia d’amore, oltre che un sodalizio artistico, che per la differenza di età non è passata inosservata.
Marina come è nato ‘Senora Mia’ ?
Non avevo mai scritto un libro. Nella prima parte, quella introduttiva, dove c’è la storia mia e di Sandro, l’ho buttata giù tutta di getto. Nella parte romanzata, c’è la mano della bravissima Carla Scalzi che ha inserito i dialoghi, avendo molto rispetto del mio racconto, la cui lettura l’aveva emozionata.
Volevi con questo libro fare un regalo a Sandro per i suoi 50 anni di carriera ?
Si certamente ed è stato finito di stampare proprio nel mese di aprile 2024 sul filo di lana.
Quanto c’è nel libro di te e di Sandro ?
C’è molto di entrambi. Se ribalti la storia il protagonista è un uomo molto più giovane e lei una donna con qualche anno in più. All’epoca in cui ci siamo conosciuti io avevo un’azienda di serramenti in alluminio e lui cantava …
E questa, come la nostra, è una storia d’amore basata su tanto rispetto reciproco.
Un rispetto che a volte ti fa fare dei passi indietro ?
Quando nei concerti fa mettere un’asta per cantare vicino a lui mi tiro indietro. Ho molto rispetto, ricambiato nei confronti della sua carriera, dell’Uomo e dell’Artista. Un rispetto che viene ricambiato tutti i giorni.
Tornando al libro, come è nato l’intrigo che è il filo conduttore racconto ?
A volte ne parlo con l’attrice Lucia Caponnetto e me lo chiedo. Mi sono innamorata dei personaggi, scrivendolo di volta in volta. Mi è capitato di essere in auto, di avere un’ispirazione, di fermarmi e di scrivere ciò che sentivo sulle note dell’i-phone per poi riprenderlo più tardi.
Perché la scelta di un libro polisensoriale ? Che cosa significa ?
Ho seguito un consiglio di Marco Merli di Erga Edizioni. Scaricando l’app Vesepia, si può leggere il libro di Sandro ‘Nato sulle Note’ e sono fruibili 15 video collegati al racconto, Sempre più spesso c’è una contaminazione tra musica e lettura. In questo caso si è voluto dare una colonna sonora a chi legge in modo che possa ascoltare il brano che possa essere la colonna sonora di quello che ha letto. Preciso, comunque, che sono una ‘malata’ della carta. Ho sempre studiato sui libri, li sottolineo, faccio degli appunti, riporto su un quaderno gli appunti.
Continuerai a scrivere ?
Ho in testa due lavori entrambi legati a Sandro, uno come Uomo ed uno come Artista. Lo farò senza pretese. Senora Mia mi è piaciuto scriverlo, leggerlo e vedere che la gente lo legge e che piace.