Un bel riconoscimento in questo fine di luglio per il Boccardo Badminton Novi e l’Acqui, non il solito premio o targa che si voglia ma qualcosa di più effimero ma molto più rilevante. Tutto nasce dalla presenza alle Olimpiadi di Parigi 2024 di Henri Vervoort che gli appassionati locali dello sport del “racket and shuttlecock” ricorderanno alla guida, contemporaneamente della compagine della Città dei Campionissimi e di quella dei cugini termali.
Da tre anni il coach olandese è tornato in seno alla federazione della sua nazione di provenienza con ottimi risultati, fra tutti il terzo posto negli All England 2024, paragonabili al torneo di Wimbledon per il tennis, della coppia mista Tabeling-Piek e sperava di ripetersi anche anche nella manifestazione a cinque cerchi ma purtroppo la sorte in questo caso gli è stata avversa.
Nel suo anno (2014-2015) come allenatore aveva portato ai Playoff del Campionato a Squadre di Serie A una compagine per lo più di atleti cresciuti nel vivaio, ricordiamo: Stefano D’Elia, Andrea Demicheli, Camilla Negri, Manuel Scafuri e Sofia Zacco.
Il telecronista di EuroSport durante l’intervallo, mentre Vervoort veniva inquadrato intanto che cercava di suggerire ai suoi accorgimenti per sovvertire l’andamento del match, commentava il suo passato italiano ricordando che era stato alla guida di due scuole, Acqui e Novi, tra le più importanti nel Nord Ovest. Poche parole ma che riempiono di orgoglio le due società alessandrine attualmente condotte Teodor Stan e Giorgio Cardini spronandole per un proseguo sempre all’altezza delle loro tradizioni, nella speranza che prima o poi alle Olimpiadi non ci vada un ex tecnico ma un ragazzo cresciuto in provincia come il primo atleta maschio a qualificarsi a questi Giochi, Giovanni Toti di Chiari in provincia di Brescia, che, guarda il destino, ha avuto tra i primi allenatori Fabio Tomasello, acquese doc.
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