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“Il nuovo Parco Nazionale di Portofino ha le dimensioni di un parco giochi ed è il simbolo di una visione miope e ideologica del centrodestra che va contro il benessere dei territori. Si è persa un’occasione unica a livello di tutela ambientale e di sviluppo economico”.
Così i consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi fortemente critici della decisione contenuta nel decreto del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che ha limitato i confini del parco a 3 comuni: Portofino, Santa Margherita Ligure e Camogli.
“A Portofino si sarebbe potuto creare un unicum di tutta l’area del Mediterraneo – sottolinea Ferruccio Sansa – un parco capace di abbracciare mare, costa e i primi rilievi, inglobando aree selvagge ed urbanizzate. Un parco che, con il vicino delle Cinque Terre, avrebbe reso la Liguria un esempio unico”. “Abbiamo perso un’occasione – aggiunge Sansa – ma soprattutto abbiamo perso opportunità di lavoro e oltre 20 milioni di finanziamenti l’anno”.
Per Selena Candia il centrodestra locale e nazionale in questa vicenda ha preferito sostenere la battaglia della Lega a favore dei cacciatori anziché le richieste pervenute dai territori. “Il centrodestra ha ignorato il parere di 7 Comuni che si erano dichiarati favorevoli ad un Parco Nazionale che partisse da loro per arrivare poi a poter ampliare ulteriormente il proprio perimetro – osserva Candia -. Se già il mancato ascolto dei territori è un fatto negativo, è ancor più grave che siano stati ignorati anche gli studi scientifici, in particolare dell’Ispra, sulla tutela del territorio e della biodiversità”.
“La vicenda di Portofino è il segnale ulteriore della scarsa attenzione della Giunta regionale al tema parchi – conclude Roberto Centi -. In questo caso si è deciso di puntare sulla microdimensione, in altri casi, come per il Beigua, si sono sottovalutati problemi e rischi. In altri ancora, come nel caso di Porto Venere e delle tre isole, si lascia morire il parco in termini di programmazione e risorse, favorendo una gestione nettamente carente da parte di un Comune ‘amico’”.