di Massimo Iaretti
In una società in cui il tempo corre molto velocemente e, sempre più spesso, la notte divora il giorno e viceversa i ricordi di una comunità locale diventano fondamentali per non disperdere il carico di conoscenze sugli uomini che hanno vissuto in quel territorio, di ciò che hanno fatto, delle vicende che lo hanno interessato.
In questa prospettiva un lavoro come la ‘Storia di Villalvernia’ di Gian Carlo Vaccari, stampato nel 2018, a cura dell’Associazione Bibliotecaria Cassanese e con il contributo del Comune di Villalvernia.
Vaccari, come rileva nella prefazione il sindaco di Villalvernia Franco Persi, sembra proprio ‘potersi assumere il compito di salvaguardare la memoria degli episodi che hanno contrassegnato il progredire del tempo nella nostra comunità’.
L’autore, con questa opera, ha proseguito il percorso storico iniziato a metà degli anni Novanta sulle vicende storiche che hanno contraddistinto le colline del territorio tortonese sudorientale e che si sono concretizzati in diverse monografie: ‘Storia di Gavazzana’, ‘Le Streghe della Val Magra, un processo del XVI Secolo nel Vescovato di Tortona’,’Carezzano antica capitale del Vescovato di Tortona’, ‘Cassano degli Spinola’.
La ‘Storia di Villalvernia’, partendo dal luogo, dalle origini e dalle famiglie feudatarie ne ripercorre la storia sino giorni del terribile bombardamento alleato del 1 dicembre 1944 che stroncò (per errore) 114 vite innocenti e per il quale nel 2006 è stata conferita al paese la Medaglia d’Argento al Valor Civile.
Il libro è completato nella parte finale dall’elenco di sindaci e podestà dall’Unità d’Italia e dei parroci e da una bibliografia che costituisce una indubbia base di approfondimento.