Parco di Portofino, Lista Sansa e Europa Verde ‘scomunicano’ il ministro Pichetto e la Regione Liguria

“Sul Parco di Portofino il Ministero ha obbedito al diktat della Regione anteponendo gli interessi politici alla reale tutela del Parco, alle possibilità di sviluppo per i territori e ai pareri scientifici dell’Ispra”. A dichiararlo i consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi, insieme alla co-portavoce regionale di Europa Verde, Simona Simonetti.
“Ringraziamo Angelo Bonelli per aver portato il tema del Parco di Portofino alla Camera, con un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin – dichiara Ferruccio Sansa -. Nella risposta fornita dalla vice ministro Vannia Gava si evince come il Ministero si sia fatto guidare dalla Regione, e dagli interessi politici della maggioranza di Toti, per perimetrare il parco a 3 soli Comuni. In pratica avremo un parco delle dimensioni di un parco giochi, perdendo l’occasione unica di creare un’area protetta capace di abbracciare mare, costa e i primi rilievi. Il territorio perderà anche occasioni di lavoro e oltre 20 milioni di euro di finanziamenti l’anno”.
“Sul Parco di Portofino il Ministero dell’Ambiente, nonostante la piena consapevolezza della valenza ambientale e naturalistica dell’area estesa individuata da ISPRA come confine naturale, ha deliberatamente scelto di obbedire al diktat della Regione soffocando il Parco in un’area striminzita- rimarca la co-portavoce regionale di Europa Verde, Simona Simonetti -. Una scelta sbagliata fatta sapendo di sbagliare che penalizza il Parco, l’integrazione costa-entroterra e svilisce il Ministero subordinandone le decisioni all’interesse politico di turno”.
Per la consigliera regionale della Lista Sansa Selena Candia il Ministero dell’Ambiente è in contraddizione tra quanto decretato per il parco e quanto poi dichiarato attraverso il ministro Pichetto Fratin e la vice ministro Gava. “Il Ministero dice di aver ascoltato il territorio ma forse dimentica che i Comuni che avevano avanzato la loro richiesta per far parte del nuovo Parco Nazionale erano sette e non i tre soli scelti dalla Regione per il mini-parco – sottolinea Candia -. Inoltre al parere scientifico di Ispra, che si è pronunciato in modo netto per un’area parco più estesa per tutelare i valori della biodiversità del territorio, il Ministero ha preferito il parere politico della Regione, che a sua volta ha fatto una scelta politica per tutelare gli interessi della Lega a favore di cacciatori e di costruttori”.
“La vicenda del Parco Nazionale di Portofino – conclude il consigliere della Lista Sansa Roberto Centi – è il segnale ulteriore della scarsa attenzione della Giunta regionale al tema dei parchi. È il classico esempio in cui valutazioni ideologiche ed elettoralistiche hanno la meglio su un dialogo veramente collaborativo con i Comuni e gli enti coinvolti. Anche a proposito delle candidature, per cui si ha l’impressione che i Comuni vengano usati solo quando servono in funzione anti-parchi o anti-piena funzionalità degli stessi”.

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