La Nuova Pallavolo San Giovanni ha concluso il
campionato di Serie B al settimo posto, facendo segnare il record storico di
punti conquistati. Un motivo d’orgoglio per il general manager Giuseppe
Tartaglia, tra gli artefici principali dell’importante stagione.
«Il bilancio non può che essere estremamente positivo» spiega. Il
riferimento va alla posizione nella graduatoria finale, ma non solo: «Abbiamo
fatto il record di punti pur essendo inseriti nel girone più complesso di tutta la
cadetteria. Inoltre, non siamo mai riusciti a schierare la squadra al completo per
come era stata pensata e costruita».
La svolta della stagione è arrivata nella seconda metà dell’anno: «Con i se e con i
ma ci si può fare la birra, ma non vincere partite e campionati. Per cui non
pensiamo a cosa sarebbe potuto essere con un girone d’andata sui livelli di
quello di ritorno. Ci teniamo le tante cose belle, ma soprattutto faremo
tesoro degli errori commessi per evitare di ripeterli. In primis, i miei».
L’annata 2023-24, però, lascia anche una base solida da cui ripartire. Un
modello da tenere in considerazione nella programmazione del futuro.
«Abbiamo trovato tanti giocatori di livello, ma anche allenatori. – continua –
Voglio citare Carlotta Vinciguerra: un prospetto giovane e ancora da scoprire,
destinata a togliersi tante soddisfazioni. Comunque, vedremo chi deciderà di
continuare a difendere i nostri colori. E chi, al contrario, vorrà provare
altre esperienze. Le pietre indispensabili di questo progetto rimangono due: il
presidente e coach Luigi Parisi. Un capo-allenatore capace di costruire questa
organizzazione tecnico-tattica degna di una categoria superiore».
Tartaglia parla anche di mercato: «Se dipendesse da me, la squadra sarebbe
già fatta: confermerei in blocco tutti. Ma siccome, onestamente, non sarà
possibile vedremo chi dovremo sostituire. E cercheremo di farlo al meglio con
un occhio di riguardo per le persone al di là dei pallavolisti. Ci tengo a
sottolineare che abbiamo un gruppo eccezionale: questo ha fatto la differenza.
Ora andranno tutti al mare o in montagna. Dovranno divertirsi e riposarsi. È
importante ricaricare le pile, perché a settembre vorrò tutti affamati di
pallavolo e palestra».
«Io sono solo una ruota di questo ingranaggio – conclude Tartaglia –. Ogni
tanto mi inceppo, ma poi torno a girare: lo faccio da 51 anni. La
soddisfazione che mi porto a casa da questa stagione è quella di essermi
circondato di persone valide. Le vorrei ricordare tutte per quello che hanno
dato: Luigi, Carlotta, Marco, Marco, Andrea e Andrea, Anica, Michaela, Massimo,
Elisa, Antonio, Fabio, Roberto, Anna, Carla, Gaia, Gianni, Chiara, Maddalena, Gian
Luca, Daniele e ancora Chiara. Ognuno di loro ha messo un mattoncino e la casa
non è venuta male. Il tutto, però, non sarebbe stato nemmeno immaginabile
senza i componenti del Consiglio d’Amministrazione, che ha reperito risorse e
risolto i problemi giorno per giorno. Un grazie a loro».