Vado Ligure, dure critiche del Movimento 5 Stelle per il rigassificatore

Da Stefania Scarone, coordinatore provinciale M5S di Savona e consigliere comunale di Albissola Superiore riceviamo e pubblichiamo:

Giovanni Toti, governatore della Regione Liguria, continua a mostrare un totale disprezzo
nei confronti del territorio e della salute pubblica con il suo sostegno al progetto del
rigassificatore a Vado Ligure. Le sue parole sul ‘;rispetto delle opinioni di tutti’ sembrano
vuote di significato quando le azioni della sua amministrazione dimostrano chiaramente
una totale mancanza di considerazione per le preoccupazioni delle comunità locali.
Il progetto del rigassificatore è stato promosso con una scoraggiante mancanza di
trasparenza e partecipazione democratica. Le autorità locali e i cittadini interessati sono
stati ignorati o, peggio ancora, esclusi in un processo che sembra essere stato condotto a
porte chiuse. Questo comportamento è inaccettabile da parte di un amministratore
pubblico che dovrebbe essere impegnato nel rappresentare e difendere gli interessi dei
suoi cittadini.
Le iniziative adottate finora dal coordinamento ‘No Rigassificatore’ hanno dimostrato un
forte impegno da parte delle comunità locali nel contrastare questo progetto dannoso. Le
manifestazioni, le proteste che sono state adottate a partire dallo scorso mese di
settembre, ricordiamo tra l’altro l’ancora pendente la petizione in attesa di
calendarizzazione presso il parlamento europeo e le azioni legali ,sono un chiaro segnale
del rifiuto popolare di un’;imposizione dall’alto che mette a repentaglio la salute e
l’;ambiente per gli interessi economici di Snam.
Le rassicurazioni di Toti riguardo alla sicurezza e alla necessità del rigassificatore sono
prive di fondamento. È evidente che questo progetto è superfluo e dannoso, soprattutto
considerando la tendenza decrescente dei consumi di gas e l'urgente necessità di
transizione verso fonti energetiche rinnovabili e sostenibili.
Il recente annuncio di un esposto alla Procura della repubblica presentato per valutare la
presenza di alcune ipotesi di reato sull’incolumità pubblica sul trasferimento della nave
rigassificatore a Vado Ligure è una mossa ulteriore nella lotta contro questo progetto
disastroso. È un segnale che le comunità locali non si arrenderanno facilmente di fronte a
una decisione che mette a repentaglio il loro benessere e il loro futuro.
In conclusione, Toti e le autorità che sostengono il rigassificatore a Vado Ligure devono
essere fermati. È necessario continuare a lottare con determinazione e coesione per
difendere il nostro diritto a un ambiente sano e sicuro per le generazioni future e per
respingere questo attacco al territorio e alla salute pubblica.

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