Mentre in cielo Mercurio e Venere prendevano spazio nella volta celeste del mese di aprile due stelle, come le comete tornavano, in quel di Misterbianco sotto un’Etna un po’ turbolento, a brillare nel firmamento del Badminton italiano. Parliamo delle vincitrici dei Singolari 45 e 40 del Campionato Master 2023 nonché del doppio dell’ultima fascia d’età menzionata.
Dopo una lunga pausa il fato, la sorte o meglio la passione riaccesa grazie a molti fattori concatenati ha fatto in modo e maniera che le due ragazze, ora donne e madri, si ritrovassero insieme sui campi di badminton.
Sappiamo benissimo che il passaggio post esame di maturità porta cambiamenti notevoli nella vita dei giovani atleti: lavoro, studi e amori portano ad abbandonare, volenti o nolenti, lo sport che ha rappresentato per loro moltissimo negli anni della gioventù e anch’esse non sono sfuggite a questo destino.
Il loro passato rappresenta un pezzo importante nei campionati giovanili nazionali degli anni novanta nei quali avevano primeggiato conquistando vari titoli di Singolare nonché quelli di Doppio degli Under 14-16-18 che le aveva portate alla convocazione in Nazionale.
Scrivo di Maria Grazia Italiano e Valentina Avvento, la prima che, dopo decenni di “oblio sportivo”, ha rispolverato il suo diploma di Educazione Fisica e il patentino di aiuto Allenatore e ridato vita negli ultimi anni allo sport del “volano e racchetta” in una cittadina che per decenni era stata cardine del Badminton azzurro, Santa Marinella, a pochi chilometri da Roma.
Valentina Avvento invece era ritornata in una palestra, quella del Boccardo Novi, in qualità di madre e non ha saputo resistere, dopo aver seguito 2/3 allenamenti del figlio ed è di nuovo scesa sulle court, nonostante i mille impegni famigliari, del lavoro oltre quelli con Libera che la vede molto attiva come rappresentante delle molteplici associazioni nate in seno a quella fondata nel 1995 da don Luigi Ciotti.
Per caso ho ritrovato testimonianze del loro passato vincente, delle foto delle loro premiazioni, un pò sfocate come è giusto che siano per dare maggior risalto al tempo che è passato, più di 30 anni.
E le ho abbinate a quelle scattate sui podi dei 40esimi Campionati Master, ironia del destino ho dovuto dare ragione a Giambattista Vico, l’elaboratore della “teoria dei corsi e ricorsi storici” in cui tutto nella vita ritorna, e non per puro caso.
Nella premiazione del 1991 a porgere le medaglie a Maria Grazia era l’allora presidente Rodolfo La Rosa, che dopo qualche anno sarà presente al suo matrimonio in qualità di suocero, visto che tra un ritiro e l’altro, tra un drop e un clear Cupido aveva scagliato le sue frecce colpendo simultaneamente il figlio Enrico e la giovane palermitana.
Si, dimenticavo di menzionare la città dominata dal Monte Pellegrino dove la storia delle due ragazze era nata per merito dell’allora professore di ginnastica Carlo Beninati nella Polisportiva La Fenice e, dopo decenni, sarà proprio lui che metterà al collo delle sue “vecchie” allieve gli ori sul gradino più alto del podio in qualità di presidente della Federazione Italiana Badminton.
All’inizio dell’articolo le avevo paragonate a delle comete ma a differenza delle stelle con la lunga chioma loro non hanno nessuna intenzione di riabbandonare anzi vogliono raddoppiare mettendo nel mirino, oltre ai vari tornei nazionali, i prossimi Campionati Senior (la federazione europea chiama così gli atleti over 35) del Vecchio Continente nel 2024.
R.S.