A volte l’impensabile diventa realtà. I grilli, i simpatici insetti che allietano con il loro canto le notti estive sono ormai, in tutto lo spazio dell’Unione europea diventati commestibili.
Il 3 gennaio di quest’anno, infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria il Regolamento di esecuzione 2023/5 della Commissione europea che autorizza l’immissione sul mercato di Acheta domesticus (grillo domestico) congelato, essiccato, in polvere, quale nuovo alimento. La richiesta di autorizzazione all’Unione Europea relativa alla commercializzazione della farina di grillo è stata fatta dalla società vietnamita Cricket One Co. Ltd nel 2019.
Cricket One Co. Ltd l’azienda che per prima ha fatto richiesta, è la sola che dal 24 gennaio 2023 è autorizzata per un periodo di cinque anni a immettere sul mercato Ue la polvere di grillo, salvo il caso in cui un richiedente successivo ottenga un’autorizzazione per lo stesso alimento.
Si occupa di allevamento dei grilli ma anche di altri ingredienti di alta qualità e sostenibili per alimenti, bevande, cosmetici e cibo per animali.
Acheta domesticus (grillo domestico) non è il primo insetto ad essere autorizzato come commestibile nello spazio europeo, essendo stato preceduto dalla locusta migratoria nel novembre del 2021 e dalla larva della farina nel 2022.
Nel Regolamento comunitario, però, viene evidenziato che ‘sulla base delle limitate prove sulle allergie alimentari, connesse agli insetti in generale, che collegavano in modo ambiguo il consumo di Acheta domesticus a una serie di episodi di anafilassi, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha raccomandato di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenità di Acheta domesticus.
Il quadro è tutt’altro che definito e non sono mancate sia in Italia che nell’Unione Europea pareri contrari e richieste.
In questo senso si registra la recente presa di posizione dei Confartigianato Imprese Piemonte che definisce gli ‘insetti nei nostri piatti sconcertante trovata dell’Unione Europa per ammazzare le eccellenze del Made in Italy’.
Intanto il gruppo di Identità e Democrazia – ID al Parlamento Europeo, che in Italia afferisce alla Lega ha presentato una interrogazione alla Commissione (Elena Lizzi primo firmatario, Silvia Sardone, Angelo Ciocca, Matteo Gazzini, Marco Zanni, Paola Ghidoni, Alessandro Panza, Gianantonio Da Re, Massimo Casanova, Stefania Zambelli, Simona Baldassarre, Isabella Tovaglieri, Alessandra Basso, Rosanna Conte, Elisabetta De Blasis, Susanna Ceccardi, Danilo Oscar Lancini) nella quale si chiede quali misure intende implementare per chiarire quali siano i metodi di produzione, la provenienza e tracciabilità, la salvaguardia del benessere, considerando che la maggior parte proviene da Paesi extra Ue quali Vietnam, Thailandia e Cina.
Inoltre gli europarlamentari chiedono quali ulteriori studi e ricerche intenda effettuare la Commissione per approfondire la possibilità di reazioni allergiche ‘dato che è in pericolo la sicurezza alimentare dei cittadini europei’