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di Sergio Miglietta
Passa qualche anno, le ragazze continuano a corre e saltare
Nel 1935 Claudia passa a una società di
Torino e compie grandi progressi, sono suoi i tempi migliori al mondo negli 80 ostacoli.
Nel frattempo si preparano le Olimpiadi di Berlino del 1936. Sono qualcosa di mai visto. Tutto il mondo guarda preoccupata alla Germania di Hitler. Lo stadio è meraviglioso, tutto sembra perfetto, incredibile, tutto sembra, ma quel che sarà dopo lo sappiamo tutti.
L’Italia partecipa, Ondina e Claudia sono presenti e se dovranno mettere i pantaloncini corti pazienza. La federazione le iscrive entrambe negli 80 ostacoli e faranno naturalmente parte anche della staffetta 4 x 100, che con loro due è bella e competitiva.
Hanno 20 anni, sono il fiore della giovinezza fascista, il sole in un sorriso, così vengono dai giornali del partito.
Che il vaticano pensi alle suore, che alla gloria della nazione ci pensiamo noi, tuonò Benito
Claudia è l’atleta che ha ottenuto i migliori risultati al mondo nell’anno olimpico, è la favorita. Ondina è in leggero calo, ma la classe non è acqua e poi da una come lei ci si può aspettare di tutto.
Entrambe vincono le loro batterie, alle semifinali Ondina stampa il record del mondo: 11,6, Claudia fatica di più, qualcosa non va, si saprà solo anni dopo e anche io aspetto a dirvi, comunque qualcosa di cui ai tempi non si poteva parlare.
In finale 6 atlete le prime tre delle due semifinali, due italiane, due tedesche una canadese e una olandese.
La giornata è insolitamente fredda, Ondina ha un problema alla schiena che limiterà la sua carriera, Claudia non sta bene è indisposta, ha il ciclo, ma non lo dice a nessuno.
Nello stadio prima della partenza un silenzio assurdo, 100.000 persone, non uno che parli.
Ai vostri posti, pronti e poi lo sparo e l’urlo della folla, non uno che non urli.
La Testoni parte benissimo, la Valla no , parte male, molto male. A metà gara Claudia è prima, con un buon vantaggio sulla tedesca e sulla canadese, Ondina è solo quinta, ma allunga il passo con le sue gambe prodigiose e recupera, recupera, recupera.
Sul filo di lana piombano in quattro contemporaneamente, il cronista italiano urla. “VALLA, VALLA, VALLA PRIMA “. I giudici non si pronunciano, il presidente della giuria, tedesco, dice che secondo lui ha vinto la Steur, gli altri tutti zitti, c’è imbarazzo, ha vinto Ondina, ma siamo a Berlino, sono le Olimpiadi di Hitler, c’è imbarazzo e forse anche paura.
Passa il tempo, i risultati non vengono ufficializzati, le ragazze sono sedute in trepida attesa c’è solo un modo per sapere il risultato, le meravigliose telecamere di Leni Riefenstahl. La regista stava riprendendo tutte le gare, le sue immagini registravano al centesimo di secondo. La delegazione italiana insiste che vengono visionate le immagini è la primo fotofinish della storia. Questo è il verdetto.
1° VALLA 11,748
2°STEUER 11,809
3°TAYLOR 11,811
4°TESTONI 11,818
La Vittoria di Ondina l’avevano vista tutti, le altre, invece, sono racchiuse in 9 centesimi di secondo, per 3 centesimi Claudia perde il podio e la medaglia. Era la favorita, la più forte e lo avrebbe dimostrato, ma quel giorno non stava bene, aveva il ciclo neppure Ondina lo sapeva., no si parlavano di queste cose in quei tempi . Immaginatevi la sua anima. La sua grande occasione , La Olipiade era svanita. E . per loro non ci sarebbe piu stata
Le nostre atlete continuarono poi a gareggiare e a scontrarsi in vare occasioni e in diverse specialità, vinse quasi sempre Claudia, come prima aveva vinto quasi sempre Ondina, ma entrambe non ebbero più a loro disposizione Olimpiadi o Campionati Mondiali. Ogni cosa stava precipitando nel baratro della guerra , le Olimpiadi del 1940 e quelle dl 1944 non vennero disputate e neppure i campionati del mondo . Claudia fece in tempo a vincere un campionato europeo e a stabilire un incredibile record del mondo di 11,3 sugli 80 ostacoli, nel frattempo Ondina fece il record italiano nel salto in alto, che restò imbattuto per 18 anni..
Poi vennero dimenticate. erano le ragazze con “il sorriso nel sole ” emblema del partito fascista., Nel dopoguerra creavano imbarazzo, quasi fossero state colpevoli e non vittime,. Senza nessun problema tornarono ad essere mogli e madri .
La loro amicizia durò tutta la vita. Più forte della guerra ,dove rischiarono di morire insieme durante un bombardamento
Molti anni dopo, quando Ondina seppe della morte di Claudia, visibilmente commossa disse: “La nostra amicizia è il più bel ricordo della mia gioventù”
2 – FINE