“La viabilità dell’acquese deve essere completamente rivisita”. Ne sono fermamente convinti sia gli abitanti che gli utenti della strada dopo la chiusura temporanea della Sp 456 che collega Asti a Genova all’altezza del centro abitato di Visone per l’effettuazione dei lavori di riasfaltatura.
“In pratica, per raggiungere il casello autostradale di Belforte Monferrato sono dovuto transitare per Rivalta Bormida e Morsasco”, racconta un automobilista.
A prescindere dall’interruzione di questi giorni dovuta ai lavori, rimane da sciogliere il nodo del divieto di transito per i camion ed autoarticolati nel centro abitato di Visone, dove in molti casi anche le auto devono transitare a senso unico alternato, nonostante il doppio senso di marcia a causa di alcune strettoie.
“Nel 2022 non si può ancora assistere ad una situazione del genere visto anche i problemi che ogni giorno dobbiamo affrontare proprio per il transito degli automezzi”, commentano alcuni abitanti di Visone.
Cosa fare a questo punto? L’ipotesi è quella di tirare nuovamente fuori dal cassetto un vecchio progetto che prevedeva la realizzazione di un secondo ponte tra Acqui Terme e Visone per l’attraversamento del fiume Bormida che si raccordi poi con la Sp 456 dopo il centro abitanto di quest’ultimo paese fungendo quindi da variante all’attuale tracciato.
Se poi vi è veramente l’intenzione di togliere Acqui Terme e l’Acquese da loro secolare isolamento viario, una soluzione alternativa alla bretella autostrale Strevi – Predosa potrebbe essere quella di rispolverare il progetto della galleria di Cremolino per mettere in collegamento in pochi minuti di percorrenza Prasco con Ovada e quindi con il casello autostradale di Belforte.