Finale, se n’è andato Piero Giovannacci emblema del caffè in Liguria

di Fabrizio Marabello 

Siè spento all’età di 92 anni il Signor Piero Giovannacci, “emblema del caffè” in Liguria, persona molto amata e apprezzata soprattutto nella sua Finale Ligure dove nel 1967 fondò la prima torrefazione e degustazione nel centro storico della cittadina rivierasca.
L’avventura ebbe inizio in un retrobottega dove il caffè veniva tostato, poi miscelato e infine confezionato artigianalmente privilegiando, fin da allora, la qualità nella scelta delle materie prime.
Nato nel 1931 ad Alessandria Piero Giovannacci, fin dalla giovane età iniziò a lavorare nel settore del caffè come rappresentante per piccole aziende famigliari. Col passare del tempo la sua passione aumentò ed erano gli anni ’60, dove tutto era possibile. Trovò un negozio nel centro di Finale Ligure, dove arrivò per amore e dove mise su famiglia. In questo negozio incominciò con la sua impresa, tostare i suoi caffè.
Fin dai primi giorni di apertura della sua degustazione in molte erano le persone che si mettevano in coda nelle vie del centro storico per assaggiare i suoi caffè. La qualità era così alta che nel giro di poco tempo il Signor Piero iniziò a rivendere i suoi caffè anche nelle caffetterie vicine e così piano piano, anno dopo anno con l’aiuto dei figli è iniziata un’avventura che dura ancora oggi fino ad arrivare alla terza generazione della Famiglia di torrefattori.
La storia del caffè in Italia ha inizio in una data e un luogo preciso: nel 1570 a Venezia, quando il padovano Prospero Alpino ne portò alcuni sacchi dall’Oriente.
All’inizio la bevanda veniva venduta in farmacia, ma il costo alto del prodotto ne faceva un’attrazione soprattutto per i ceti più abbienti. Ma questo non fu un valido motivo per fermare il successo del caffè: in poco tempo le “botteghe del caffè” aumentarono, tanto che se nel 1763 se ne contano ben 218 a Venezia.
E’ in questo momento che il caffè inizia a diventare la bevanda che più di tutte richiama quel senso di convivialità e di famiglia che sono tra i valori fondanti dell’italianità. Il caffè inizia ad essere l’occasione di incontro tra amici e innamorati, che si incontravano nelle diverse botteghe per condividere il gusto unico di questa bevanda.
Oggi “prendersi un caffè” è l’occasione per chiacchierare, stare in compagnia, vivere piccoli momenti di serenità.
Il caffè è arrivato così in tutte le regioni di Italia catturandone il sapore unico. Che sia dolce o amaro, il caffè è il prodotto che non manca mai nelle case italiane. Una tradizione che passa di generazione in generazione, accompagnando i momenti più importanti di una famiglia.
Ricordo il Signor Piero Giovannacci con molto affetto per i suoi modi gentili, eleganti e discreti e per la sua Fede.
Al mio caro amico Gilberto a Massimo e Cristina alla moglie e ai nipoti, degni eredi del Signor Piero Giovannacci, un sincero e affettuoso abbraccio.

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