Alle prime luci dell’alba di ieri, nelle province di Lecco e Novara, i Carabinieri della Compagnia di Bra,
coordinati dal Comandante, Maggiore Massimo Caputo, con il supporto dei militari del luogo,
hanno eseguitoun‘ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Asti, su
richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 indagati (cinque uomini e una
donna) di cittadinanza ivoriana, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata in
concorso e di riciclaggio in concorso.
Il provvedimento trae origine da un’attività di indagine, protrattasi da novembre 2021 a giugno
2022, condotta dai militari del N.O.R.M. della Compagnia braidese e da quelli della Stazione
Carabinieri di Monforte d’Alba (CN).
Le indagini, condotte anche attraverso attività tecniche (intercettazioni telefoniche) e analisi dei
flussi monetari (movimentazione carte postepay) e informatici (file di log dei profili facebook),
hanno permesso di documentare l’operatività di un sodalizio, costituito dai 6 destinatari del
provvedimento, dedito alla commissione di reati riconducibili al c.d. “sextortion” e al riciclaggio dei
proventi in operazioni finanziarie riconducibili a società di investimento operanti in Costa d’Avorio.
L’attività è scaturita dalla denuncia presentata da un uomo residente Monforte d’Alba che, dopo
essere stato adescato tramite i social con la proposta di compiere una videochiamata a sfondo
sessuale, è stato costretto a effettuare svariate ricariche, su differenti carte postepay tutte
riconducibili agli indagati, per una somma complessiva di 7.950,00 euro.
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