Genova, la Guardia Costiera ferma la Seven S la nave che si era inclinata in porto

E’ stata sottoposta a fermo amministrativo dalla Guardia Costiera di Genova la nave da carico
SEVEN S, di circa 2500 tonnellate di stazza, battente bandiera panamense, in servizio dal 1993,
salita alla ribalta a seguito dei problemi avvenuti durante l’altra sera durante le operazioni di
caricazione in porto.
“Un team di 3 ispettori Port State Control è salito a bordo la mattina di mercoledì (18/01/2023) non
appena le condizioni lo hanno permesso – ci spiegano dalla Sezione sicurezza navigazione – per
accertare le condizioni della nave e degli equipaggiamenti a seguito dello sbandamento”.
La nave, gestita da una società con sede in Turchia, nel corso delle precedenti ispezioni Port State
Control non aveva palesato particolari problematiche, tanto che non risultava tra quelle da

sottoporre prioritariamente ad ispezione secondo il sistema di targeting europeo.
“Ovviamente dopo un evento simile è nostro obbligo recarci a bordo per valutare la situazione ed
adottare i provvedimenti del caso – ci racconta uno degli ispettori – Già osservandola dalla banchina
ci siamo immediatamente resi conto dei danni subiti ed abbiamo iniziato quella che è definita in
gergo ‘un’ispezione più dettagliata’, tesa non solo ad accertare le condizioni dell’unità, bensì di
valutare la gestione della stessa sotto diversi profili, tra cui: sicurezza navigazione, preparazione
equipaggio, protezione dell’ambiente e tutela della salute e delle condizioni di lavoro dei marittimi a
bordo”.
Al termine della verifica sono state accertate oltre 20 deficienze di cui alcune particolarmente gravi
sia tecniche sia certificative e documentali che hanno portato alla detenzione della nave. Prima di
ripartire, oltre a dover eseguire le riparazioni del caso e rettificare tutte le criticità rilevate, dovrà
altresì essere sottoposta ad un’attenta verifica da parte dell’autorità di bandiera e del registro di
classificazione.
“Sono state giornate, e notti, impegnative – sottolinea l’Ammiraglio Sergio LIARDO, Comandante
del porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria – Grazie alla cooperazione di tutti gli attori
coinvolti, dai Vigili del Fuoco ai tecnici del Registro Italiano Navale e agli altri operatori portuali, siamo
riusciti a gestire nell’immediatezza una situazione non semplice che poteva aver conseguenze
peggiori. I miei uomini del Reparto Tecnico-Amministrativo, che hanno operato proprio nelle fasi più
critiche dell’evento fino al mattino del 18.01.23 – consentendo la messa in sicurezza dell’unità e
prevenendo ogni tipo di inquinamento del porto – stanno cooperando con la Procura di Genova che,
come noto, ha aperto un fascicolo in merito all’evento, fatta salva ogni presunzione di innocenza”.
“Terminata l’emergenza – continua l’Ammiraglio – nel quadro del nostro prioritario compito
istituzionale, ossia tutelare la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare,
era divenuto prioritario recarci a bordo per sottoporre l’unità ad un’incisiva attività ispettiva che, come
accennato, ha portato al rilievo di gravi criticità e quindi al suo fermo sino all’eliminazione delle
stesse.”
“Come ho già avuto modo di dichiarare più volte, non c’è posto a Genova e nei porti della Liguria
per navi non in regola con le convenzioni internazionali ed impiegheremo tutti gli strumenti a nostra
disposizione per fermare le unità che non rispettano gli standard previsti.”

Chi Siamo

Benvenuti sul Giornale del Limonte. Siamo tre redattori che hanno la passione di condividere e chiacchierare le ultime notizie del Piemonte e della Liguria, in particolare sulle province piemontesi di Alessandria, Asti e Cuneo, passando per Genova, La Spezia, Imperia, Savona e molto altro.

Le scelte degli editor

@2023 | Il Giornale del Limonte | Tutti i diritti riservati | Powered by Callidus Pro