Valenza, il messaggio del sindaco Maurizio Oddone per la solennità di San Massimo patrono della Città

Sabato, e soprattutto, domenica Valenza ha festeggiato il suo patrono e fondatorre, San Massimo, Vescovo di Pavia.

Quest’anno la ricorrenza ha coinciso anche con l’apertura della Porta Santa in Duomo, da parte del vescovo di Alessandria, monsignor Guido Gallese, per le celebrazioni dei 400 anni del Duomo.

Di seguito l’intervento integrale del Sindaco, Maurizio Oddone in occasione dello storico evento.

Quest’anno la ricorrenza di San Massimo, in tutta la sua solennità, coincide
con un altro momento significativo per tutta la Città di Valenza.
Non è, infatti, soltanto il giorno in cui ricordiamo il nostro Santo Patrono e
fondatore, ma anche il giorno in cui iniziano i festeggiamenti per i 400 anni
del nostro Duomo, vero e proprio gioiello nel cuore di Valenza, con il rito
di apertura della Porta Santa cui fa seguito la Messa Pontificale con Sua
Eccellenza il Vescovo.
Si rinnova oggi, con la benedizione dei Ceri, che nonostante il passare degli
anni e il mutare delle situazioni è sempre molto sentita da tutta la Città,
dalle Confraternite, dalle Associazioni, dal Volontariato, dagli Artigianie
dalle Imprese, rimane uno dei momenti più toccanti e qualificanti della vita
e della cultura cittadina.
Della vita e della cultura di una Città che pur guardando avanti ha sempre
con Orgoglio saputo accogliere e includere tutti, come ha recentemente
fatto per coloro che sono fuggiti dagli orrori della Guerra, dando aiuto e
lavoro a chi ne aveva necessità e la possibilità di crescere, senza nessuna
preclusione nei confronti di alcuno.
E tutto questo è stato reso possibile, anche e soprattutto, al patrimonio di
conoscenza e di tradizioni che ci è pervenuto dai nostri progenitori, dai
valenzani che nel corso dei secoli l’hanno tramandato facendone un
basamento solido.
E dall’insegnamento del passato, che sia storia o leggenda, dobbiamo anche
trarre un altro messaggio. Valenza, che si è dimostrata e si dimostra
sensibile agli altri, deve essere e continuare ad essere una Città, una
Comunità, sensibile anche verso l’ambiente e coloro che abitano il Creato
assieme all’Uomo.
Fu infatti il volo di una colomba a delimitare i nostri confini e un aratro
tirato da un bue a segnarli, il tutto a significare come l’armonia e
l’inclusione non debba limitarsi a noi Umani ma a tutte le creature che
popolano e vivono il Creato essendo la Vita un Dono di Dio, come pure
l’ambiente in cui viviamo.

E questa deve essere la bussola che orienta chi amministra questa Città
nella consapevolezza che Orgoglio non vuol dire vanità o superbia ma
essere fieri di quelle che sono le creazioni e gli insegnamenti e i caloriche
vengono da chi ci ha preceduto.
Che San Massimo dunque continui a vegliare sulla nostra Città e sulla
nostra Comunità affinché questo continui ad essere anche nel futuro, pur
nel mondo difficile ed incerto nel quale viviamo.
Valenza, 29 gennaio 2023

Maurizio Oddone
Sindaco di Valenza

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