Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferirà venerdì 24 febbraio al Quirinale a Roma trenta attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” ad altrettanti giovani che nel 2022 si sono distinti soprattutto nell’ambito della solidarietà per la pace. Assegnerà, inoltre, quattro targhe per azioni collettive sul tema della partecipazione attiva dei giovani. Alla cerimonia ufficiale ci saranno anche, tra i premiati, i 16 allievi della classe quinta A della scuola primaria “A. Monchiero” di Pocapaglia che durante il loro percorso scolastico alla primaria hanno vissuto un’esperienza di accoglienza e inclusione secondo lo spirito del premio.
La selezione tra tanti meritevoli, spiega una nota del Quirinale, “è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali (…). I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani”. Il presidente della Provincia Luca Robaldo e il consigliere provinciale Davide Sannazzaro: “Siamo orgogliosi dei nostri giovani “Alfieri della Repubblica” che hanno saputo vivere in classe l’esperienza di accoglienza rispetto al loro compagno, dimostrando grande partecipazione e solidarietà. Dopo la premiazione a Roma li aspettiamo tutti qui a Cuneo, nella sede della Provincia, con le loro insegnanti e il dirigente della scuola per ricevere un attestato di benemerenza”.
A presentare la candidatura degli studenti di Pocapaglia è stata la maestra di sostegno Cristina Cravero, che con le colleghe Anna Maria Tibaldi, Elisa Sartore, Claudia Coraglia e Marina Ferrero ha seguito la classe nei cinque anni. Nella motivazione del riconoscimento assegnato dal Quirinale si legge: “Nel percorso della scuola primaria, l’intera classe ha dimostrato una forte e spontanea capacità di inclusione accogliendo e integrando un compagno affetto da disturbi dello spettro autistico. La maturità e la pazienza con cui, tutti, hanno saputo adeguare il proprio comportamento ai bisogni del compagno, interagendo con lui senza dipendere dalla mediazione degli adulti, hanno consentito una integrazione piena del bambino nella vita della classe. E’ stata una bellissima storia di solidarietà, che ha generato amicizia, ha arricchito e ha fatto crescere tutti i ragazzi”.