‘A parlà ‘d Vila – Il dialetto di Villalvernia’. Intervista con Fabrizio Borasi

E’ di recente pubblicazione ‘A parlà ‘d Vila – Il dialetto di Villalvernia’, libro che contiene vocabolario, grammatica elementare, proverbi, modi di dire ed altro, nel dialetto di Villalvernia, centro del tortonese.

Giornalelimonte.it ha rivolto alcune domande a Fabrizio Borasi, che ha coordinato questo interessante lavoro di recupero della memoria.

Come è nato il libro ?

Il libro è nato dall’esigenza, comune a molti piccoli Comuni nei quali la parlata dialettale è sempre meno usata e rischia di scomparire entro pochi anni, di conservare e anzi in un certo senso di rinnovare, cioè di rimettere a nuovo il dialetto, per consegnarlo alle generazioni che verranno, con la speranza che possano apprezzarlo, e sia pure in maniera diversa dal passato, utilizzarlo di nuovo.

E’ stata una redazione solitaria o di più autori ?

Il libro ha più autori: la mia opera è stata in gran parte un’opera di coordinamento. Infatti, grazie anche all’appoggio dell’Amministrazione comunale che ha sostenuto e finanziato la pubblicazione del libro, intorno all’iniziativa si è raccolto un gruppo di persone che hanno dato con impegno il loro contributo, sia curando le varie parti di cui si compone il volume, sia fornendo dei preziosi suggerimenti (mi riferisco soprattutto ai non molti che ancora parlano correntemente il dialetto) sul modo di pronunciare o di scrivere una parola, sul contenuto esatto di un modo di dire ecc. Molto importante è stato anche il contributo di coloro che hanno fornito le foto d’epoca che abbelliscono il libro.

Le caratteristiche del dialetto di Villalvernia : piemontese o lombardo/emiliano

Villalvernia, pur facendo parte della Provincia di Alessandria, è situata in un territorio di confine tra quattro regioni: Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Lombardia. Dal punto di vista linguistico il paese che, come tutta la zona del tortonese ha fatto parte sino al 1740 del Ducato di Milano, si colloca in una zona dialettale a cavallo tra Lombardia ed Emilia che va da Mantova e Cremona ad est sino a Voghera e Tortona ad ovest. Pertanto, il nostro dialetto viene considerato un dialetto misto lombardo/emiliano, anche se sono presenti alcuni influssi piemontesi (pochi) e liguri (decisamente più numerosi).

Vi siete limitati alla grammatica ed al vocabolario o avete affrontato anche altri aspetti ?

Oltre alla presentazione del Sindaco Franco Persi, il volume comprende un’introduzione al dialetto scritta da Franco Timo; un vocabolario compilato da Celestino Cimento e dal sottoscritto; una grammatica elementare redatta dal sottoscritto; una raccolta di proverbi e di modi di dire trascritti da Eugenio Bottaro; l’elenco dei soprannomi tradizionali delle famiglie del paese, l’elenco dei mestieri antichi e quello dei nomi dialettali dei paesi vicini, frutto del lavoro di Monica Persi; una serie di poesie in dialetto e di traduzioni di testi celebri di autori vari, e si conclude con una serie di mappe del territorio comunale che riportano i luoghi del paese con i loro nomi tradizionali, redatte da Antonella Cocco.

Dove si può acquistare e quanto costa ?

Il volume, che è disponibile con un’offerta minima di 10 € (il ricavato delle offerte è devoluto alla Croce Verde di Villalvernia a sostegno delle sue attività istituzionali), si può richiedere presso la Cartoleria – edicola del paese, oppure contattando il Comune.

Quanto tempo avete impiegato nel completamento dell’opera ?

Anche a causa delle restrizioni dovute alla prevenzione del Covid, le possibilità di riunirci, di confrontarci non sono state molte. Le prime attività sono iniziate nel tardo autunno del 2021, mentre al netto dei successivi tempi di stampa, si può dire che il libro è stato terminato alla fine dell’estate 2022, e che quindi ha comportato quasi un anno di lavoro.

E’ previsto un seguito ?

Dato che il libro, presentato ufficialmente il 14 gennaio ha avuto un certo successo, in questo momento nel paese si stanno lanciando molte proposte, da quella di un’ulteriore raccolta di proverbi e modi di dire a quella di un’esposizione di foto d’epoca con illustrazioni in dialetto; da quella di un libro di ricette dialettali a quella dell’insegnamento del dialetto ai bambini, ecc. Si vedrà…..: l’importante è avere risvegliato l’interesse per la parlata di Villalvernia (a parlà ‘d Vḯla, per riprendere il titolo del libro), cosa che era l’obiettivo di tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione.

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