Pallavolo B maschile, la fregata NPSG Trading Logistic La Spezia all’assalto della portaerei Negrini Acqui Terme

La metafora marinara, molto appropriata visto la grande importanza che i ‘solini blu’ rivestono per la
nostra città ed il nostro golfo e l’immenso orgoglio che nutriamo nell’essere una delle sedi più importanti
per la nostra M.M. la dice lunga sulle difficoltà che ci attendono per la gara di sabato prossimo quando, sul
parquet amico del PalaMariotti, scenderanno i termali piemontesi. Nettamente prima nel girone, fresca
vincitrice in maniera trionfale della Coppa Italia di serie B alle final four di Bologna dove tra semifinale e
finale non ha lasciato ai rivali nemmeno un set, la formazione del D.S. (e non solo….) Negrini appare la
candidata principe per il salto di categoria se solo si esprimerà all’80% del suo enorme potenziale. Credo
che la miglior fotografia del valore dei piemontesi sia l’elenco dei premi individuali conquistati (oltre alla
coppa… of course) nelle finali gour di BO: Miglior Palleggiatore (Corrozzato), Miglior Centrale (Perassolo),
Miglior Libero (Martina) ed infine MVP delle finali (Cester). Solo il titolo di miglior attaccante (visto
probabilmente l’infortunio del bomber Martino) è sfuggito ai ragazzi di coach Rizzo andando al cagliaritano
Romoli. A questi atleti si aggiungono ragazzi come Scarrone, Bettucchi, Zappavigna, Morchio ed altri che
sarebbero titolari inamovibili in qualunque altra squadra del girone. Come si evince quindi un impegno
improbo che noi oltretutto affrontiamo in condizioni non perfette visto i guai fisici che in queste ultime
settimane post derby ci hanno afflitto. Capitan Lanzoni, Vaquer, Moretti e Marini sono alle prese con il
recupero da infortuni più o meno gravi e non sono sicuramente al meglio ma non vogliamo accampare
scuse o cercare alibi. Se a questo punto della stagione siamo a questo livello, se abbiamo da settimane
raggiunto l'obbiettivo principe della salvezza (fissato dalla società ad inizio stagione), se abbiamo assistito
ad una crescita esponenziale a livello individuale e di squadra (peccato per qualche caduta imprevista….) è
perché ognuno ha dato il massimo di sé stesso portando magari anche un solo mattone utile per la
costruzione della casa comune e così vogliamo continuare. La gara di Ongina, pur persa, deve essere per noi
la locandina dello spettacolo che vogliamo mandare in onda dopo di che se saranno gli avversari a vincere
stringeremo loro la mano non prima però di aver lasciato tutto sul campo.

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