da Confidustria Cuneo riceviamo e pubblichiamo:
Il settore metalmeccanico è ritenuto dai nostri associati in buona salute, e tutti gli indicatori
raccolti per il prossimo trimestre sono in significativo miglioramento rispetto a quello precedente.
Lo conferma l’indagine congiunturale da noi realizzata dalla quale è emerso un sentiment positivo
tra le 300 imprese metalmeccaniche associate che impiegano circa 18 mila addetti nella Granda.
Le aziende cuneesi continuano a investire, nonostante l’aumento dei tassi di interesse, e sono alla
ricerca di nuove risorse umane, che faticano a trovare. Godiamo del tasso di disoccupazione più
basso del Piemonte, ben al di sotto anche della media Nazionale: Under 25 – Cuneo 10,3 %,
Piemonte 20,6 %, Italia 23,7 %; fascia 15-64 anni – Cuneo 3,7 %, Piemonte 6,6 % e Italia 8,2 %.
Come emerge dall’analisi realizzata da 23 associazioni territoriali di Nord e Centro Italia tra cui
Confindustria Cuneo, il 71,1% delle aziende con oltre 100 addetti ha sottoscritto il premio di
risultato, che, su base nazionale, ha fatto segnare un importo medio di 1518 euro nel 2022,
cresciuto a 1550 euro in base agli accordi depositati pressi il Ministero del Lavoro nei mesi di
gennaio-aprile 2023. La stessa media è riscontrabile nella realtà metalmeccanica cuneese, con
valori anche significativamente superiori in alcune medio/grandi aziende del settore.
Inoltre, le aziende del nostro territorio hanno proceduto all’erogazione degli importanti aumenti
previsti dal C.C.N.L.: riconoscimenti rilevanti, che andranno a contrastare il fenomeno
dell’inflazione e garantire il potere d’acquisto dei dipendenti.
La constatazione che la situazione nella Granda non presenti particolari criticità trova conferma
nei fatti: l’adesione allo sciopero nelle aziende metalmeccaniche è infatti stata scarsa. La
percentuale media nella nostra provincia, risultante dall’analisi campione effettuata su 7090
dipendenti complessivi, è stata dell’8,6 %. Il dato distinto tra le categorie indica che l’adesione è
stata dell’11,8 % tra gli operai/intermedi e dell’1,5 % tra gli impiegati. I numeri sono frutto
dell’indagine puntuale effettuata dal Servizio Vertenze di Confindustria Cuneo, coinvolgendo le
aziende nostre associate.
La manifestazione dimostrativa dei sindacati non ha raggiunto l’obiettivo prefissato, a
dimostrazione che risulta del tutto improduttivo lanciare allarmi sociali che nei numeri non
esistono, organizzando uno sciopero. Viceversa, se lo scopo è alimentare un dialogo costruttivo,
siamo sempre disponibili al confronto, aprendo un tavolo di dialogo con le organizzazioni sindacali.
Misuriamoci seriamente su temi davvero importanti, consci di essere corpi intermedi la cui opera è
preziosa per il mantenimento del livello di benessere raggiunto dal nostro territorio e per aiutare
invece quelle parti di società che faticano per avere una qualità di vita accettabile, a causa di
fattori macroeconomici che purtroppo prescindono dalle nostre possibilità di intervento.