Savona, Scarone (M5S) boccia il ridimensionamento scolastico: ‘Imposto dalla politica senza confronto’

“Non è una novità: per il territorio ligure e savonese, la politica sceglie e impone senza conoscerlo. È
successo con la sanità, sta succedendo con il rigassificatore e ora tocca agli accorpamenti scolastici, imposti
e mai condivisi né discussi all’interno degli organismi presenti nella comunità scolastica, che a partire dai
dirigenti, passando per i docenti e il personale ATA, nulla sapevano fino a pochi giorni fa della proposta di
accorpamento dei due Istituti superiori savonesi, Boselli-Alberti e Mazzini-Da Vinci”.
Così, la coordinatrice provinciale del M5S Savona Stefania Scarone, che poi continua: “L’amministrazione
Toti entra così a gamba tesa nella scuola, proponendo un accorpamento tra due Istituti, uno Tecnico e
l’altro professionale, che hanno un’offerta formativa molto diversificata, la quale si concretizza in molti
indirizzi che comporterà la creazione di un grande “mostro” dislocato in diversi plessi. E questo avviene
peraltro in un momento delicato, cioè alla fine della fase di orientamento scolastico e nel periodo in cui le
famiglie si trovano alle prese con la difficile scelta della scuola superiore per i loro figli”.
“L’emendamento a firma Bozzano, Mai e Russo, votato dalla terza Commissione regionale che contiene il
cambio di rotta, dall’accorpamento già previsto tra Comprensivo di Carcare e liceo Calasanzio a quello tra
Boselli Alberti e Mazzini Da Vinci, nonostante le deboli motivazioni dei proponenti a supporto, che
dimostrano di non avere la minima conoscenza dei PTOF e delle dinamiche scolastiche, evidenzia soltanto
la volontà politica di prendere una decisione unilaterale. Non è stato infatti tenuto in alcun conto il rinvio
della stessa all’anno scolastico successivo richiesto dalle parti audite in Commissione, affinché ci fosse il
tempo per un confronto utile a trovare la migliore soluzione per il territorio”.
“L’amara conclusione è che l’amministrazione Toti considera il nostro territorio importante solo quando gli
conviene politicamente. Ma a furia di tirare la corda, questa prima o poi si spezza”, conclude.

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