Rinnovato il Genoa Blue Agreement

È stato rinnovato nella sala “7 maggio” della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di
Genova, alla presenza del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi,
l’accordo volontario applicabile alle navi che scalano il porto di Genova, noto come Genoa Blue
Agreement.
A sottoscrivere il documento, che ha lo scopo di ridurre l’impatto delle emissioni in atmosfera
delle navi, il Direttore Marittimo e Comandante del porto, Ammiraglio Ispettore Piero Pellizzari, il
Sindaco di Genova, Dott. Marco Bucci, il Direttore della Direzione tecnica e ambiente dell’Autorità di
Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Dott. Giuseppe Canepa, il Presidente di Assarmatori,
Dott. Stefano Messina, il Presidente di Confitarma, Dott. Mario Zanetti, il Presidente di Assagenti,
Dott. Paolo Pessina, i rappresentanti di alcune importanti Compagnie di navigazione ed agenzie
marittime che hanno aderito direttamente all’accordo, i Rimorchiatori Riuniti del porto di Genova.
Il rinnovo del Blue Agreement è pienamente in linea con l’obiettivo strategico di accrescere la
sostenibilità ambientale delle attività portuali, che unisce la Capitaneria di porto di Genova, il
Comune di Genova – firmatario per la prima volta dell’accordo – e l’Autorità di Sistema portuale del
Mar Ligure occidentale, che tra l’altro ha varato un’ampia programmazione Green Ports finalizzata
alla riduzione dei consumi energetici ed al miglioramento della qualità dell’aria. L’impegno comune
di tutte le Istituzioni coinvolte per la sostenibilità ambientale è essenziale per una città come
Genova, dove il porto è connesso al tessuto urbano e le navi ormeggiano in prossimità di aree
densamente popolate.
Nello stesso tempo è fondamentale l’impegno delle Compagnie di navigazione, che adottano
politiche ambientali aziendali, sostengono investimenti in nuove tecnologie e rispettano normative
volontarie tese a ridurre costantemente l’impronta ambientale delle proprie attività, con particolare
riferimento alla gestione migliorativa delle emissioni, dei rumori e dei rifiuti, ed in generale alla
tutela del mare, dell’aria e del clima.
Il Blue Agreement, la cui prima applicazione risale al 2019, si rivolge a tutte le navi che scalano il
porto di Genova: navi da crociera, traghetti passeggeri e navi da carico, anche quelle che approdano
a Genova senza una ben definita regolarità.
In base alla normativa attualmente vigente, le navi in navigazione non possono utilizzare
combustibili con tenore di zolfo superiore allo 0,5 % in massa, questo per ridurre la componente
inquinante rappresentata dagli ossidi di zolfo (SOx) rilasciati in aria attraverso i gas di scarico; questa
percentuale si riduce ulteriormente allo 0,1 % per le navi all’ormeggio in porto. Il Blue Agreement
prevede che le navi delle Compagnie aderenti all’accordo completino il passaggio al combustibile
con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa ben prima di essere all’ormeggio, ma già
quando stanno per entrare nello schema di separazione del traffico del porto di Genova, a circa tre
miglia nautiche (oltre cinque chilometri) dalla costa, nettamente in anticipo rispetto a quanto
previsto dalla legge. Le navi continueranno in seguito ad utilizzare combustibile a basso tenore di
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zolfo per tutta la permanenza in porto e durante le manovre di partenza, fino a quando non saranno
nuovamente al di fuori dello schema di separazione del traffico.
Inoltre, le navi si impegnano a monitorare i gas di scarico durante le manovre e lo stazionamento
all’ormeggio, informando prontamente la Capitaneria di porto e prendendo misure di mitigazione in
caso di emissioni scure dai fumaioli, che a seconda delle circostanze e della loro durata potrebbero
portare anche allo spegnimento dei motori che causano il fumo, naturalmente per quanto sia
praticabile in piena sicurezza e sotto la competente valutazione del comandante della nave e del
direttore di macchina.
L’accordo si considera rispettato dalle navi che impiegano sistemi di lavaggio (scrubbers) delle
emissioni e da quelle alimentate con GNL (gas naturale liquefatto), come pure, novità di rilievo, dalle
navi che utilizzano combustibili alternativi senza componenti fossili, quali biofuel, ammoniaca,
metanolo ed etanolo, in linea con la crescente decarbonizzazione del settore marittimo.
Nell’ambito dell’accordo volontario, anche i Rimorchiatori Riuniti del porto di Genova si
impegnano ad utilizzare durante il servizio all’interno del bacino portuale e della rada combustibili
con contenuto di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa, mentre i mezzi di rimorchio all’ormeggio
nell’area del Porto Antico saranno alimentati tramite le colonnine installate a terra, spegnendo tutti
i motori di bordo principali ed ausiliari.
Sarà inoltre fondamentale il contributo delle Agenzie marittime, che avranno il compito di
pubblicizzare le procedure del Blue Agreement nei confronti delle Compagnie di navigazione da loro
rappresentate in sede locale e delle navi che scalano il porto di Genova non regolarmente,
promuovendone l’adesione volontaria all’accordo.
I risultati di questa importante attività di sensibilizzazione verranno riportati ogni sei mesi alla
Capitaneria di porto, che a sua volta, oltre a monitorare e promuovere l’applicazione del Blue
Agreement, continuerà ad eseguire i controlli previsti dalla legge per verificare il rispetto dei limiti
non solo del contenuto di zolfo dei combustibili marini (mediante analisi dei documenti di bordo e
campionamento del prodotto), ma anche delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e biossido di
carbonio (CO2).
L’accordo, salvo ulteriori proroghe, ha validità fino al 1° maggio 2025 quando il Mediterraneo
sarà designato zona di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo a seguito di apposita risoluzione
dell’Organizzazione marittima mondiale, recepita dall’Unione Europea, da cui conseguirà l’obbligo
anche per le navi in navigazione nel Mare Nostrum di utilizzare combustibili con tenore di zolfo non
superiore a 0,1 % in massa – limite previsto adesso per le sole unità all’ormeggio in porto.
In questo senso il Blue Agreement anticipa di un anno i nuovi limiti previsti a tutela
dell’ambiente, e si affianca ad altre iniziative – come l’elettrificazione delle banchine del porto di
Prà, delle riparazioni navali e presto delle navi passeggeri e dei traghetti del Porto Vecchio, oppure i
progetti finalizzati a sostenere la transizione energetica delle infrastrutture portuali – che fanno del
porto di Genova un riferimento a livello nazionale nel campo della sostenibilità.

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