La ‘locomotiva’ di Enzo Amich arriva a Montecitorio. Nostra intervista al neo deputato che dedica la vittoria alla figlia Mati

L’ultima consultazione elettorale per il rinnovo del Parlamento ha riportato un monferrino a Roma. Si tratta di Enzo Amich, già sindaco di Coniolo, poi capo di gabinetto del sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi. E’ stato eletto nel collegio plurinominale della Camera nella lista di Fratelli d’Italia.

Lo abbiamo intervistato a poche ore dalla notizia che era riuscito a centrare il traguardo di Montecitorio.

La domanda può sembrare scontata: cosa di prova in questi momenti ?

Serenità e contentezza perché il messaggio politico che ne deriva è bellissimo: ho dimostrato che con determinazione, amore e passone per il territorio si può arrivare anche a traguardi come questo.

Anche alle ultime elezioni regionali aveva colto un buon risultato senza però venire eletto …

Oggi si è arrivati ad un traguardo che non era stato raggiunto alle regionali.

La spaventa il prossimo futuro ?

Con le mie dinamiche so cosa posso e non posso fare. Certo c’è il peso della responsabilità di rappresentare un territorio.

Sino a ieri era il capo di gabinetto del sindaco di Casale. Cosa farà sotto questo aspetto ?

Come avevo fatto in occasione di questo incarico, rinunciando al posto nelle ferrovie, mi sono comportato in uguale maniera in questa occasione, rinunciando ad un congelamento del posto conseguente ad una messa in aspettativa.

Quando ha saputo di avercela fatta ?

Me l’ha comunicato al telefono Guido Crosetto

Ha già qualche programma di lavoro ?

E’ presto per dirlo. C’è l’intenzione di mettere in piedi uno sportello una volta la settimana in forma itinerante soprattutto nella Provincia di Alessandria. Il collegio non dimentichiamolo è enorme, ci sono tre province, Alessandria, Asti e Cuneo e 600 comuni.

L’idea è quella di partire il lunedì per Roma, ritornare il venerdì pomeriggio, fare sportello sul territorio il sabato e poi stare con mia figlia Martina. A lei dedico questa vittoria e a tutti quei ragazzi che hanno perso fiducia nella politica perché possano capire che con il cuore e la determinazione si può arrivare a traguardi importanti.

Anche per questa domanda è forse prematuro parlare ma gliela faccio lo stesso: in quale commissione le piacerebbe lavorare ?

Direi turismo oppure agricoltura oppure trasporti, in uno dei settori che sono vitali per il nostro territorio.

Massimo Iaretti

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