Il Rainbow Team porta a casa per il secondo anno consecutivo il titolo nazionale di GT30.
L’obiettivo era palpabile dall’inizio della stagione ed è infatti stato raggiunto nell’ultima
tappa di Boretto (RE) – di sabato 29 e domenica 30 ottobre – che ha incoronato ancora una
volta un pilota della scuderia di Casale Monferrato come campione d’Italia nella più
importante delle categorie giovanili della motonautica.
Il comasco Guglielmo Martinelli ha concluso la classifica generale al primo posto –
precedendo di 10 punti il secondo in graduatoria Marco Meneghello – succedendo nell’albo
d’oro al compagno di scuderia casalese Oleg Bocca, campione d’Italia in carica e giunto
terzo in classifica con solo due gare all’attivo, essendo subentrato a stagione in corso
sostituendo l’indisponibile Nicolò Cosma (il giovane Bocca, infatti, nel 2022 si è
principalmente concentrato sulla Formula 4).
«Un successo che dimostra il valore dell’intera squadra a livello giovanile – spiega il team
principal Fabrizio Bocca – E non a caso, negli ultimi anni, la nostra attenzione è stata rivolta
soprattutto alle leve di domani, nella speranza di continuare a portare altri titoli a Casale».
Dopo una vittoria esaltante arriva il momento decisamente più complicato della conferma,
che è arrivata grazie anche a un affiatamento unico che contraddistingue il team monferrino:
«Il supporto tecnico di Oleg è stato a dir poco prezioso – racconta la team manager Elisa
Bocca – Guglielmo ha infatti pilotato l’imbarcazione guidata da Oleg lo scorso anno: i suoi
consigli e il confronto tra i due sono stati fondamentali».
Nel fine settimana emiliano sono stati protagonisti anche i più giovani driver impegnati nel
Campionato italiano di Formula Junior Élite. Giulio Rimondotto, Francesco e Vincenzo
Galofaro hanno corso rappresentando i colori arcobaleno del Rainbow Team: a un weekend
di gare poco esaltante hanno fatto comunque seguito i piazzamenti lusinghieri in classifica
generale, che racconta di Rimondotto al quarto posto, Francesco Galofaro in sesta posizione
e il fratello Vincenzo tredicesimo. «Le prestazioni dei nostri giovanissimi sono state in
costante crescita, gara dopo gara – spiega ancora Fabrizio Bocca – Nel corso dell’anno hanno
avuto modo di accumulare esperienza ed entrare in contatto con grandi campioni: siamo
sicuri che con piccoli accorgimenti in futuro potranno togliersi soddisfazioni» conclude il
campione del mondo in F1H2O nel 1992.
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