Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, il direttore generale dell’Asl Cn1, Giuseppe Guerra e il sindaco di Savigliano, Antonello Portera, hanno firmato questo pomeriggio il Protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo ospedale unico del Quadrante Nord -Ovest della provincia di Cuneo (Saluzzo-Savigliano-Fossano), con lo scopo di condividere, concordare e coordinare, nell’ambito delle rispettive competenze, le azioni finalizzate alla costruzione dell’opera.
«Un risultato di fondamentale importanza – commentano il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, raggiunto grazie alla collaborazione e al senso di responsabilità di tutti, in modo particolare dei sindaci del territorio che hanno agito uniti per il bene comune, rappresentato da un’opera, il nuovo ospedale, di primario interesse per i cittadini del Saluzzese, Saviglianese e Fossanese. Ora che il sito è individuato e il finanziamento è garantito, l’Asl Cn1, quale stazione appaltante, può procedere speditamente con l’iter di pianificazione tecnica e amministrativa per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale».
L’area individuata, a ridosso dello stabilimento Panna Elena, sulla direttiva Savigliano-Saluzzo, è risultata la migliore tra quelle proposte dai sindaci e valutate dall’Assessorato e dai tecnici regionali. Nell’incontro del 17 ottobre scorso, la scelta è stata condivisa dai sette rappresentanti dei Comuni delegati e il 31 ottobre ha ottenuto il parere favorevole della Rappresentanza della Conferenza dei sindaci dell’Asl Cn1.
Per il finanziamento dell’opera, la Regione ha già a disposizione i 195 milioni di euro garantiti dall’Inail, ai quali aggiungerà le risorse necessarie per anticipare i costi della progettazione, attraverso un mutuo ponte con Finpiemonte, fatta salva la valutazione di diverse proposte di finanziamento che dovessero pervenire all’Asl Cn1.
Entro tre mesi, la Regione provvederà a definire il quadro esigenziale e funzionale del nuovo ospedale, dopo di che l’Asl Cn1 avrà nove mesi di tempo per presentare lo studio di prefattibilità che definirà il quadro economico finanziario, le modalità realizzative e il cronoprogramma delle diverse fasi operative.
Il Comune di Savigliano si è impegnato a predisporre gli strumenti tecnico-urbanistici entro sei mesi e la dichiarazione di pubblica utilità delle aree individuate per la costruzione dell’opera entro otto mesi dalla presentazione dello studio di prefattibilità da parte dell’Asl Cn1.
Contestualmente, la Regione Piemonte e l’Asl Cn1 si sono impegnati a predisporre il Piano di sviluppo della Sanità di prossimità negli attuali presidi ospedalieri di Saluzzo, Savigliano e Fossano, in vista della loro riqualificazione funzionale conseguente all’attivazione del nuovo ospedale.
Soddisfazione per la firma del Protocollo, in rappresentanza dei rispettivi territori, viene espressa dai sindaci di Savigliano, Saluzzo e Fossano.
Antonello Portera, sindaco di Savigliano: «Quella posta oggi è una pietra importante per la sanità territoriale. Ovviamente, è un primo passo: saranno necessari ulteriori impegni ed attività perché il progetto del futuro nuovo nosocomio si sviluppi e proceda nella maniera più efficace possibile. Come Comune di Savigliano auspichiamo la massima celerità in tutti i passi successivi. Ora l’Amministrazione farà senz’altro la propria parte in tutti gli aspetti di sua competenza, attenta che l’eccellenza dei nostri servizi sanitari venga preservata anche nel periodo transitorio di costruzione della nuova struttura. Vigileremo, al contempo, affinché la sanità di base sia assicurata ai massimi livelli di efficienza anche nella futura Casa di Comunità che sorgerà presso l’attuale Ss. Annunziata».
Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo: «Un passaggio significativo per il futuro dell’edilizia ospedaliera nel quadrante nord-ovest perché di questo stiamo parlando da due anni: dell’ospedale dei 180 mila residenti nel territorio di Fossano, Saluzzo e Savigliano e non di una sola città. Ci è voluto forse un po’ troppo tempo, ma doveva maturare un approccio strategico condiviso. In quest’ottica raccomanderei più attenzione alla dimensione territoriale e di conseguenza alla parte infrastrutturale e trasportistica. Questi 180 mila abitanti che arrivano da zone rurali e soprattutto montane dovranno poter accedere al futuro ospedale in modo semplice e veloce e non necessariamente con mezzi privati. La nuova area non a caso è posizionata tra la SP 662 e la ferrovia Saluzzo – Savigliano. Su questo spero che la Regione dia presto qualche elemento».
Dario Tallone, sindaco di Fossano: «Importante passo avanti sulla soluzione del nuovo ospedale area nord-ovest, è stato individuato il sito in una zona centrale all’area Fossano, Savigliano e Saluzzo. Sin da subito nessun sindaco, nonostante le diverse aree politiche, ha voluto mettere la bandierina sul proprio territorio, si è guardato al futuro ed alla salute dei propri cittadini. Per quanto riguarda l’ospedale di Fossano, ho ricevuto rassicurazioni dall’assessore alla sanità Icardi, sul potenziamento di alcuni reparti, ed è quello che noi fossanesi chiedevamo per scongiurare la chiusura. Auspico che la realizzazione avvenga in tempi brevi, il territorio non può più aspettare».