Libri in Limonte, il 2022 in dieci libri piemontesi di Guido Michelone

di Guido Michelone

Autori, Editrici, tematiche inerenti al Piemonte – inteso via via come territorio, Regione, zone geografica ad alta intensità
culturale – diventano ottimi pretesti per un dono a Natale da fare a se stessi o a familiari, amici, conoscenti, onde trascorrere
le festività in maniera tranquilla, rilassata, intelligente.
Volendo quindi segnalare dieci volumi per altrettante idee-regalo dell’ultima ora, per chi ama la narrativa umoristica può
divertirsi con la vercellese Valentina Petri di Vai al posto (Rizzoli) sequel di Portami il diario, ovvero un po’
autobiograficamente le avventure/disavventure di una giovane avvenente professoressa in una scuola di scalmanati. Per chi
ama invece la letteratura poliziesca può iniziare con due noir: anzitutto il prolifico scrittore, anch’egli vercellese, Franco
Ricciardiello in Torino Nouvelle Vague (Todaro Editore) ovvero un raffinato giallo psicologico che da un lato è ambientato
sotto la Mole, dall’altro è omaggio ai cineasti parigini (Godard in particolare).
Proseguendo con altri due testi narrativi, c’è quindi l’esordio letterario dell’astigiano Massimo Cotto con Il re della
memoria (Gallucci): il noto dj e rockogo narra le vicende tormentate di Ariel e Lindua in un clima dinamico di continua
suspence. Ancora fiction stavolta curata da Massimiliano Nuzzolo e Eleonora Serino per Ti racconto una canzone
(Arcana) dove su 46 racconti per altrettante firme ben sei sono piemontesi – Marta Cai e Marco Drago (Canelli), Sergio
Restagno (Cairo Montenotte) e Edoardo Ghiglieno, Domenico Murgo, Luca Ragagnin (Torino) – che si inventano nuove
storie legate al ricordo di un brano pop o rock.
E a proposito di pop, nella saggistica non si può non leggere di Giorgio Verdelli Paolo Conte (Sperling & Kupfer)
ovvero la raffinata biografia del cantautore astigiano di fama internazionale. E restando nel novero delle biografie,
prendendo a presto il fatto che la famiglia possegga un antico castello a Villadeati in Monferrato (spesso rifugio della
vedova Inge), il saggio di Aldo Grandi Gli ultimi giorni di Giangiacomo Feltrinelli (Chiarelettere) tenta di far luce su un
mistero ancora irrisolta nella storia politica italiana: il suicidio del celebre editore rivoluzionario, dilaniato da un pacco
bomba. Di ben altro umore è Vera Bullano con Lella Beretta una vita fa favola (Mercurio) dove viene analizza in breve la
vita è l’opera dell’insigne fotografa vercellese, le cui immagini glamour fanno da anni il giro del mondo.
Altra biografia, sebbene dedicata a una squadra di calcio, dunque saggistica di ambito sportivo, è offerta da Bruno
Casalino con Bianche casacche. Storie e personaggi in mezzo secolo di Pro Vercelli (Mercurio) dove l’attenzione è rivolta
a una ‘nobile decaduta’ che a inizio Novecento conquista ben sette scudetti. Infine, parlando del libri d’arte, sono
consigliabili due singolari autori: da un lato il pittore biellese Ugo Nespolo con Vizi d’arte (Skira) si rivela anche eccellente
studioso alle prese con alcuni temi fondanti dell’estetica contemporanea; dall’altro Melania G. Mazzucco con Self-portrait.
Il museo del mondo delle donne (Einaudi) non solo ha uno stretto legame con la nota casa editrice torinese, ma fra le pittrici
analizzate nel libro figura pure Carol Rama che proprio nel capoluogo piemontese diventa la massima esponente di
un’avanguardia femminile.
Il 2022 nei libri piemontesi dunque può essere benissimo rappresentato da questi dieci testi, perché tra narrativa e
saggistica, per tutti i gusti e per il buon Natale e felice anno nuovo.

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