Genova, l’Accademia del Lavoro dell’ILO in visita al centro di formazione della Guardia Costiera

Lo scorso Venerdì 27 ottobre il Centro di formazione specialistica della Guardia Costiera “CA(CP) A.
de RUBERTIS” ha ricevuto, a Genova, i partecipanti al percorso formativo in tema di sicurezza sul
lavoro curato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (I.L.O.), con sede a Torino.
L’I.L.O. (International Labour Organization) è un’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si
occupa dei temi del lavoro e della politica sociale sin dal 1919 e che promuove l’adozione di norme
internazionali a favore dei principi e dei diritti fondamentali in tema di lavoro, tra le quali la
convenzione internazionale sul lavoro marittimo (Maritime Labour Convention) del 2006 che
costituisce uno dei “pilastri” del regime normativo marittimo internazionale. L’ILO ha una struttura
tripartita composta da rappresentanti dei governi, dei datori di lavoro e dei sindacati di 187 paesi
membri.
La collaborazione con il Centro di formazione della Guardia Costiera, specializzato in sicurezza
della navigazione, risale indietro nel tempo, al lontano 2009, e trova le sue radici nel comune
obiettivo di migliorare la sicurezza in mare attraverso l’erogazione di corsi di formazione
specialistici a vantaggio degli operatori privati ed istituzionali.
I nove frequentatori del corso, di nazionalità nigeriana e l’accompagnatrice, funzionaria dell’ILO di
nazionalità ucraina, si sono successivamente recati a bordo della m/n Janas della Tirrenia, ospiti
del Capitano Leonardo Scotto di Fasano, per la visita d’istruzione, accompagnati dal Capo Servizio
Sicurezza della Navigazione della Capitanerie di Porto di Genova, Capitano di Fregata Vincenzo
Paolo Leone e dal Capitano di Corvetta Enea Pecchi, docente del Centro di formazione, entrambi
Ispettori marittimi di comprovata esperienza. Alla visita hanno partecipato anche i frequentatori
del corso “Sicurezza della Navigazione” del Centro C.A. de Rubertis.
Durante la visita, che ha compreso anche i locali “di vita” come la mensa e gli alloggi per
l’equipaggio, è stata fatta una analisi comparata tra i documenti presenti a bordo e gli standard
della Convenzione, ponendo l’enfasi sulle responsabilità dello stato di bandiera per l’emanazione
della normativa nazionale, l'implementazione della Convenzione e l’istituzione del servizio
ispettivo, compresa la formazione degli auditors.

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