Savona, il Movimento 5 Stelle boccia senza appello il rigassificatore di Vado Ligure

Nella sala conferenze dell’Hotel NH Savona Darsena, circa
cento persone hanno partecipato al dibattito promosso dalle europarlamentari Maia
Angela Danzi’ e Tiziana Beghi del Movimento 5 Stelle, n.
Oltre alle due europarlamentari hanno partecipato a questo importante convegno,
moderato dalla Consigliera Comunale Albisola Superiore e Referente provinciale del M5S
Stefania Scarone, il Deputato Roberto Traversi, il Giurista ambientale Marco Grondacci, la
biologa marina Nadia Repetto, il Sindaco di Quiliano Nicola Isetta ed il Consigliere comunale
di Savona Federico Mji.
“La grande partecipazione di domenica dimostra quanto il dissenso del territorio sia
compatto nei confronti di questo progetto, sia nelle ragioni politiche che in quelle
scientifiche.
La cittadinanza non è stata ascoltata sin dall’inizio, ma nel corso di questi mesi si è fatta
sentire parecchie volte, manifestando apertamente il suo dissenso” gha detto Stefania Scarone.
Sul rigassificatore di Vado, le europarlamentari Danzì e Beghin hanno presentato
un’interrogazione alla Commissione europea e sono due le interpellanze depositate alla
Camera dal deputato Roberto Traversi.
Dal punto di vista pratico le europarlamentari hanno messo in risalto la possibilità e l’utilità
che ogni cittadino possa interpellare il consiglio europeo con due strumenti previsti dalla
Comunità Europea, La Denuncia per violazione dei diritti e la Petizione all’UE.

Nel caso della Denuncia, qualsiasi cittadino può presentarla, mentre la Petizione può
essere presentata sia un singolo cittadino o da una Associazione, alla quale possono
aderire altri cittadini a sostegno.
Le informazioni necessarie per attuare questi strumenti democratici si possono trovare sul
portale della Commissione Europea: https://commission.europa.eu/about-european-
commission/get-involved/petition-eu_it

Il Movimento 5 Stelle evidenzia come “Per questo Progetto sin dall’avvio, si è scelto un metodo non democratico, non coinvolgendo subito le Amministrazioni locali del territorio e la cittadinanza.
Quello di Vado e Savona è un progetto che va controcorrente rispetto al percorso di
decarbonizzazione da intraprendere per far fronte alla crisi climatica, ancorandoci per
decine di anni ancora alle fonti fossili.
Un progetto scellerato, che avrebbe gravi conseguenze sulla ricchezza e la biodiversità
dell’ecosistema marino, compromettendo la funzionalità del nostro mar Ligure.
Un progetto che risulta in contrasto con le normative europee che riguardano la tutela delle
aree protette.
Questo Progetto non tiene in alcun modo conto dei pareri di esperti che con dati tecnici ed
analisi approfondite, hanno evidenziato come non ci sia emergenza energetica e quindi il GNL
non sia necessario”.

Di qui la conclusione che “La decisione di riposizionare il rigassificatore di Piombino a Vado Ligure è innegabilmente
sbagliata, ci sarebbero conseguenze gravissime i cittadini non lo vogliono perché avrà un
innegabile impatto sull’ambiente , sul turismo ma anche perché danneggerà diversi siti
Natura 2000, siti protetti dall’Unione europea per salvaguardare la biodiversità”.

Lascia un commento

Chi Siamo

Benvenuti sul Giornale del Limonte. Siamo tre redattori che hanno la passione di condividere e chiacchierare le ultime notizie del Piemonte e della Liguria, in particolare sulle province piemontesi di Alessandria, Asti e Cuneo, passando per Genova, La Spezia, Imperia, Savona e molto altro.

Le scelte degli editor

@2023 | Il Giornale del Limonte | Tutti i diritti riservati | Powered by Callidus Pro