Acqui Terme, i carabinieri arrestano 2 giovani presunti autori di tre rapine e un’estorsione

I Carabinieri della Compagnia di Acqui Terme hanno arrestato, in esecuzione di
ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Alessandria, un
22enne e un 19enne, pregiudicati nonostante la giovane età, ritenuti, fatta salva la doverosa
presunzione di innocenza sino ad eventuale condanna definitiva, gli autori, di ben tre rapine e
un’estorsione commesse ad Acqui nei mesi di luglio e settembre scorsi.
Eventi delittuosi che avevano suscitato una certa preoccupazione nella comunità acquese, ma
ai quali i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Alessandria, hanno saputo
fornire una pronta ed efficace “risposta”, culminata, in questi giorni, con l’arresto, su
ordinanza emessa dal GIP che ha pienamente condiviso la bontà delle risultanze prodotte
dagli investigatori, dei due presunti autori, già ben noti ai militari nonostante la loro giovane
età.
Il primo episodio risale al mese di luglio, quando i due, dopo avere deriso un coetaneo
all’interno di un bar, a seguito delle sue comprensibili rimostranze lo avevano atteso fuori dal
locale e, dopo averlo picchiato con diversi pugni alla testa, gli avevano sottratto il portafogli
con 600 euro in contanti. Nella circostanza, la vittima, medicata presso il pronto soccorso,
aveva riportato un trauma cranico giudicato guaribile in sette giorni salvo complicazioni.
Sempre nello stesso mese di luglio il 19enne, all’interno di un supermercato di Acqui, dopo
essersi nascosto addosso della merce che intendeva rubare ed aver oltrepassato le casse senza
averla pagata, aveva violentemente spintonato e preso a pugni l’addetto alla sicurezza
dell’esercizio commerciale, il quale, accortosi di quello che intendeva fare, aveva cercato di
fermarlo, senza tuttavia riuscirci a seguito dell’inattesa e violenta reazione del giovane, datosi
poi alla fuga.
Anche in questa circostanza, la vittima della violenza aveva riportato lesioni giudicate
guaribili in almeno sette giorni.
Lo stesso 19enne, verso la metà di settembre, in una sorta di escalation delinquenziale si era
reso protagonista addirittura di un’estorsione ai danni del titolare di un bar del centro. Dopo
averlo minacciato di incendiargli il locale, aveva preteso che questi gli consegnasse l’incasso
della giornata, 35 euro che il proprietario, spaventato dall’atteggiamento spregiudicato e
violento, non esitava a consegnargli nel timore di veder andare a fuoco il proprio bar.

 

Da ultimo, a settembre, l’evento forse più grave, sintomatico di una sviluppata indole
criminale dei due arrestati, pur giovanissimi ma estremamente pericolosi: una tentata rapina
ai danni di una panetteria di Acqui.
I due soggetti, penetrati in piena notte nel forno, dapprima minacciavano e percuotevano il
titolare nell’intento di farsi consegnare denaro. Successivamente, allorquando constatavano
che la vittima non aveva denaro con sé e tantomeno in cassa, la percuotevano ancora, con una
sorta di stizzita e gratuita violenza, schiaffeggiandolo ripetutamente.
Le articolare e minuziose indagini subito avviate dai Carabinieri della Compagnia di Acqui
Terme, coordinate dal P.M. della Procura alessandrina, dr.ssa Lisa Iovane, permettevano,
attraverso: la ricezione dettagliata, da parte degli investigatori, sia delle denunce delle vittime
che delle dichiarazioni dei testimoni; l’analisi delle risultanze tecniche acquisite in merito ai
singoli eventi ed i successivi mirati servizi di osservazione e pedinamento dei sospettati, di
identificare nei due giovani, poi tratti in arresto, i presunti autori delle violente rapine e
dell’estorsione.
Espletate le formalità di rito, i due sono stati condotti in carcere ad Alessandria, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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