Autonomia e Libertà prende posizione sulla possibilità che la scuola non venga inserita nel quadro dell’autonomia differenziata, come risulterebbe dalle dichiarazioni del ministro Giuseppe Valditara.“Non è all’ordine del giorno” nel
L’ex Ministro della Lega e Presidente di Autonomia e Libertà Roberto Caselli dichiara: “La scuola è l’ossatura stessa
del sistema centralista romano, è concepita come una grande “postificio” a livello nazionale per
dare centinaia di migliaia di posti di lavoro e fa parte del sistema assistenzialista; questa stortura
storica ha innanzitutto svilito il ruolo fondamentale dell’insegnante quale educatore delle future
generazioni. Lo ha trasformato in un numero, in un impiegato sottopagato.
Da decenni viviamo al Nord la piaga dei docenti catapultati da altre Regioni con grave danno per la
qualità dell’insegnamento riservato ai nostri figli: un meccanismo automatico di assegnazione di
posti in cattedra dati a perfetti estranei, solo sulla base di graduatorie e titoli di studio, spesso fasulli
come dimostrano i test INVALSI ogni anno pubblicati. Un sistema che non premia il merito, la qualità,
la discrezionalità dei dirigenti sul territorio. Un sistema di colonizzazione culturale che nega le
identità regionali, sia nei programmi, sia nella definizione del corpo docente, alieno ai territori. Non
stupisce che i sindacati si siano opposti all’inserimento della Scuola nel disegno di legge per
l’Autonomia: è solo questione di potere. Il loro.
La scuola è lo specchio della società e della sua idea di futuro. Educare i figli è un diritto/dovere
inalienabile della persona che non può essere revocato ai genitori, alle famiglie, e alle comunità
territoriali, agli Enti e ai privati, come chiarito dalla stessa Costituzione all’art. 33.
NOI non staremo zitti. E’ ora che la Lega faccia chiarezza sui suoi obiettivi auspicando che riprenda
le battaglie per cui è nata”.
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